Omicidio Francesco Maria Inzitari: I responsabili devono avere un nome

Ha pienamente ragione la sorella che chiede allo Stato di avere delle risposte. Ha ragione la Fondazione a non far dimenticare eventi così tristi e pesanti. Hanno ragione i cittadini quando si indignano. Non è, però, comprensibile che uno Stato democratico e civile, che non è riuscito ad evitare barbarie del genere, non riesca a trovare i responsabili di tale inqualificabile ed atroce azione. Il silenzio inquietante sulla vicenda è molto pesante. Il Comitato è vicino alla famiglia Inzitari ed alla Fondazione, ma nello stesso tempo, alla solidarietà, aggiunge e chiede, con fermezza, che si acceleri con le indagini e che la mano malefica e criminale sia assicurata alla giustizia. Fatti del genere minano la normale convivenza dei cittadini, ma se non ottengono risposte, troncano quel desiderio di cambiamento e di collaborazione che la popolazione sta espressamente manifestando. A tutte le Istituzioni che devono svolgere le attività conseguenti e che finora hanno dato delle importanti risposte, con azioni brillanti e risultati eccellenti, si chiede che l’omicidio non rimanga impunito e che le indagini vadano avanti per accertare cosa sia accaduto e le ragioni di tale violentissima ed inverosimile azione. Il Comitato per la Difesa della Sicurezza e dell’Ordine Pubblico si appella anche a tutte le associazioni, enti e cittadini che credono nella Giustizia di voler collaborare e sottoscrivere una petizione a sostegno della iniziativa e richiesta della Fondazione Francesco Maria Inzitari, affinchè il sacrificio violento di una giovane vita non rimanga nell’assoluto silenzio e venga nel tempo dimenticato, senza che nessuno paghi per un omicidio orrendo ed incomprensibile.

Lì, 29.12.2013.