Nuovo slittamento del Consiglio Comunale e manifesta crisi politica nella maggioranza comunale
All’arroganza e alla sfacciataggine non c’è mai fine! E per l’ennesima volta la maggioranza diserta il Consiglio Comunale, mancando di rispetto agli elettori che con il loro consenso gli hanno affidato il mandato di rappresentarli e manifestando una scarsa considerazione per le istituzioni che si sono proposti di rappresentare.
Rispetto per i cittadini e per le istituzioni sono due principi imprescindibili per chi si prefigge il compito di amministrare la cosa pubblica. Ma a mancare, a quanto pare, non sono solo questi principi e questi valori, ma anche i numeri per poter amministrare. Infatti, come è stato già detto, l’Amministrazione Comunale risulta assoggettata agli umori e agli impegni dei singoli consiglieri di maggioranza, che fanno puntualmente pesare la loro presenza ad ogni adunanza del civico consesso, consci che l’assenza di uno solo di loro potrebbe determinare la bocciatura delle proposte dell’Amministrazione. Una situazione che, puntualmente, sta portando alla consuetudine di far deliberare il Consiglio in seconda seduta.
Una situazione imbarazzante e alquanto emblematica che ad ogni adunanza viene fuori dal vuoto che si osserva sui banchi della maggioranza alla prima convocazione e che rende palese il fallimento e l’incapacità politica dell’Amministrazione guidata dal PD la quale, da molto tempo, risente dell’instabilità numerica.
Il ripetersi di queste situazioni meriterebbe, per quel rispetto verso gli elettori e le istituzioni di cui all’inizio abbiamo parlato, una risposta pubblica. Qual è stato il motivo per cui, anche in quest’ultimo Consiglio Comunale, non si è voluto il confronto con l’opposizione? Forse il primo cittadino, dopo l’abbandono dell’unico consigliere parlante per le file della maggioranza Falleti, ha preferito passeggiare all’aria aperta per schiarirsi le idee? E perché proprio quando, dal centrodestra, arriva un Consigliere tuttofare per assicurare la maggioranza all’Amministrazione, si determinano malumori nel Partito Democratico che rischiano di far naufragare la Giunta Scionti?
Ma soprattutto ci si chiede perché ancora non si voglia ammettere il fallimento politico in atto e dimettersi, soprattutto in virtù di quella trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale e che oggi si vede tradita dalla mancanza di risposte certe alla cittadinanza, dal mancato confronto con l’opposizione, e dall’insistenza di questa maggioranza a voler continuare ad amministrare anche dopo che è arrivata a dichiarare il dissesto finanziario della Città, che poteva essere evitato attenendosi alle osservazioni fatte dalla Corte dei Conti, e determinando quindi l’innalzamento delle tasse comunali alle aliquote massime. Nonostante questo, non è stato posto alcun freno al dissipamento delle risorse pubbliche, come si è visto con il caso Consip e con l’inutile aumento del capitolato d’appalto per la raccolta differenziata.
Per il resto null’altro! I cittadini sono delusi e molti professionisti che avevano puntato su Scionti, vista la sua appartenenza alla categoria, rimpiangono la nostra amministrazione che, da quando si era insediata, nel 1997, aveva portato aventi una politica di valorizzazione dei giovani tecnici e legali taurianovesi i quali si vedevano assegnare, di volta in volta, gli incarichi professionali che, con l’avvento di questa Amministrazione, invece, sono diventati appannaggio esclusivo di persone provenienti da fuori città e da fuori regione.
Questa Amministrazione, con la sua scialba azione politica, ha ottenuto un unico risultato: ha fatto diventare la Città lo squallido specchio del Consiglio Comunale… una landa desolata!
Il Gruppo Consiliare
Innamorati di Taurianova
Roy Biasi
Maria Teresa Perri
Raffaele Scarfò
Taurianova, 29 dicembre 2018