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Nella Piana di Gioia Tauro la sanità pubblica continua a perdere pezzi

Purtroppo, non è sufficiente l’attesa (sempre più lunga) per vedere sorgere il nuovo ospedale di Palmi, se nell’attesa si consumano soltanto tagli e chiusure di servizi. L’auspicio era quello di un reale potenziamento della sanità territoriale, attraverso le Case della Salute (non è stata programmata nemmeno  una sulla Piana), le Residenze Sanitarie Assistite, la Riabilitazione, i Centri di Assistenza Territoriale, tutto carta straccia in attesa di finire nel dimenticatoio della politica fatta solo di promesse disattese. Difatti la notizia, trapelata nei giorni scorsi, è che non solo non si realizza nulla ma.  molte prestazioni specialistiche ambulatoriali non vengono più erogate. Questa volta la tempesta si abbatte sulla pelle della povera gente, in particolare sugli anziani soli e sulle malattie croniche, quelli che periodicamente si recano agli ambulatori per controlli specialistici. Il fatto assume una gravità enorme, in quanto, con le chiusure degli ex ospedali di Taurianova, Oppido Mamaertina e Palmi, gli unici punti di riferimento rimasti sono i poliambulatori specialistici, facenti parte della sanità territoriale. Se non funzionano neanche questi ultimi, allora tutta l’utenza deve rivolgersi all’unico ospedale funzionante rimasto già in procinto di implodere per il troppo lavoro. Il perché di questa bastonata ai cittadini della piana è da ricercarsi nei cassetti della Direzione Aziendale. La problematica si snoda su due direzioni scellerate: la prima riguarda la mancata convocazione degli specialisti già nominati ma che non possono lavorare senza sottoscrivere il contratto (i termini sono 30 giorni dalla nomina e la nomina è avvenuta da oltre 60 giorni); la seconda è di ordine pratico ed è relativa all’abolizione del plus orario assegnato agli specialisti per garantire le prestazioni eccedenti l’orario di servizio. L’effetto di tutto ciò sono le mancate sufficienti prestazioni e l’inesorabile interminabile lista di attesa (le prime prestazioni Endocrinologiche sono datate 2014). Le branche mediche più importanti, dove si configura l’interruzione di pubblico servizio, sono quelle di Endocrinologia, Diabetologia e Neurologia. In alcuni ambulatori pubblici il Diabetologo è assente da oltre 3 anni, l’Endocrinologo deve coprire l’intero territorio della Piana di Gioia Tauro e le ore assegnate non sono sufficienti, il Neurologo aspetta assieme al Diabetologo di firmare il contratto. Intanto il tartassato cittadino è costretto a rivolgersi al privato e pagare ciò che gli spetta per diritto gratuitamente. Questo è lo stato di diritto garantito dal Servizio Sanitario Nazionale rappresentato dall’ASP di Reggio Calabria.

E pensare che vorremmo parlare di buona sanità, dell’avvio dei lavori per il nuovo ospedale, credere in un sistema sanitario al servizio dell’ammalato e in linea al sacrificio di tanti lavoratori ma, non possiamo sottacere l’aberrante affermazione di un “professionista” della sanità quando risponde a una giovane donna, ai primi mesi di gestazione con problemi tiroidei che rischia di perdere il bambino, che non è necessario rivolgersi all’Endocrinologo”. Sicuramente chi ha dato questo tipo di risposta non conosce il rischio che si corre in questi casi.
Purtroppo, siamo costretti continuamente a denunciare le disfunzioni che colpiscono i cittadini nei loro diritti e continueremo a farlo per informare e sensibilizzare il più possibile i cittadini e le Istituzioni Locali, ricordando che i Sindaco dei 33 Comuni della Piana sono il primo soggetto giuridico di tutela della salute.
Cittanova, lì 17 Maggio  2013