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Nave dei veleni a Gioia Tauro,”Vigili del fuoco come i canarini?”

 

A parte le facili ironie, i VV.F sono l’ente dello Stato utilizzato in scenari sia d’intervento tradizionali che non convenzionali, per le emergenze attraverso le proprie specializzazioni, nel settore N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) e garantiscono l’incolumità e il soccorso Il problema sta nel fatto che: dopo la grande enfasi degli attacchi terroristici nei confronti del nostro Paese, si sono spesi milioni di euro per la formazione e per l’acquisto di materiali in caso di attacchi batteriologico e chimici, ma poi tutto è stato buttato in capannoni a deteriorarsi.

Sono anni che il personale non viene più formato in materia NBCR e per i mezzi acquistati per questo scopo, buttati in capannoni oppure impiegati per altri servizi d’istituto, non è possibile la manutenzione perché mancano i fondi, grazie alla spending rewiev!

I materiali come i filtri e le tute, sono scaduti e non idonei nemmeno per una esercitazione. Il settore, quindi, vive in uno stato vegetativo, mentre il comando si sveglia solo oggi perché si parla di armi chimiche. A tale proposito, quante sostanze già sono transitate al porto di Gioia Tauro senza che nessuno si fosse occupato della loro pericolosità? Perché solo oggi esiste un’attenzione da parte del Governo sul porto di Gioia Tauro?

Forse perché è un’operazione internazionale? Oggi l’Amministrazione chiede ai VV.F. di impegnarsi e di fare bella figura nei confronti dell’opinione pubblica, nelle operazioni di trasbordo sulla nave americana Cape Ray, che dovrà imbarcare gli agenti chimici siriani nel porto di Gioia Tauro.

E’ solo una rappresentazione dello Stato per fare bella figura con il mondo politico e con i Paesi internazionali e nulla più!! Il tributo che ci viene richiesto è quello di fare i conti  con sostanze pericolose come: il Sarin, Ipride, il Vx; questi, sono  gas micidiali che danno la morte in 3 o 4 minuti al massimo: se qualcuno ritorna a casa con veleno in corpo o non vi torna affatto, non sembra essere importante per nessuno, in questo momento.

A ciò aggiungiamo che i VV.F non  hanno mai lavorato in sinergia con il personale sanitario del posto, condizione, questa  indispensabile  per la riuscita delle operazioni.

Questa superficialità fino ad oggi dimostrata dal governo verso i VV.F., è forse dovuto a una lacuna organizzativa e amministrativa? Prima di MORIRE come i canarini, i Vigili del Fuoco chiedono la riapertura dei portali scanner denominati RTM910T (45 miliardi di lire spesi, per monitorare le sostanze in transito); il personale rivendica i diritti di  specializzazione alla pari di  altre figure ed il riconoscimento della categoria particolarmente usurante, alla pari o meglio di altri lavoratori  in quanto esposti a rischi di contaminazione.

I lavoratori chiedono, inoltre il diritto ad una formazione costante e l’utilizzo di risorse in uomini,  mezzi e materiali, che servono a far sì  che tutto quello che fino ad oggi si è creato non svanisca nel nulla. Ma soprattutto la USB Calabria, pretende che i VV.F possano garantire l’incolumità pubblica, la tutela del territorio, con gli strumenti adeguati e non siano usati come canarini per annusare dove si trovano i veleni! Meglio direttamente la  canna del gas!

USB Vigili del Fuoco Regionale