Migranti, Grande Sud denuncia le responsabilità delle istituzioni
Evidenzia che gli stessi sono stati collocati in decine di tende senza luce, acqua, alimenti e servizi igienici, in una zona all’interno dell’area industriale, in evidente stato di abbandono. Condizioni indecenti che forse nemmeno nei paesi di origine avrebbero subito! In tale condizione di inquietante indifferenza e silenzio è deceduto l’immigrato l’ivoriano. Le ragioni del decesso possono essere diverse, ma questo non può, sicuramente, legittimare tutti ad ignorare come vivono i migranti e le conseguenze che hanno e potrebbero subire le popolazioni della Piana. Si vuole solo evidenziare che gli stessi non sono assistiti sotto l’aspetto sanitario e che, quindi, non solo rischiano la stessa loro vita, ma potrebbero anche insorgere infezioni o altro, data anche la promiscuità e la mancanza dei minimi servizi di assistenza. Grande Sud, pertanto, nel segnalare la gravità della situazione, non certamente degna di un paese civile, chiede espressamente al Procuratore Capo della Repubblica di non limitare le indagini al “primo gradino”, ma di verificare se vi sono altre circostanze che potrebbero portare a vagliare le possibili omissioni degli organi superiori. Una tal situazione di degrado non può, sicuramente, imputarsi agli enti locali che non hanno nè la competenza e nè le risorse economiche per farvi fronte. Ed allora appare indispensabile accertare se le Istituzioni ripetutamente avvisate del degrado, del pericolo, e della necessità di interventi programmati, abbiano fatto il loro dovere sino in fondo e nel rispetto della legge. Solo responsabilizzando i vertici delle Istituzioni al rispetto delle loro competenze e della legge si potrà, forse, evitare che continui questa brutta pagina di disumanità che ha reso Rosarno città conosciuta negativamente in tutti il mondo. Tutte le Istituzioni interessate dalle note inviate dalle Associazioni Umanitarie erano a conoscenza dei fatti, ma non risulta che nessuno di queste abbia, nelle proprie competenze e funzioni, posto in essere delle iniziative per cercare di affrontare il ciclico problema e alleviare le sofferenze ed i pericoli segnalati. Grande Sud plaude al Procuratore Giuseppe Creazzo che ha aperto una indagine, ma chiede allo stesso di non fermarsi al “primo livello”, ma di andare oltre con coraggio e senza alcun timore.
Il Coordinatore Organizzativo Regionale
(avv. Giacomo Saccomanno)