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  • La Fiom Cgil del comprensorio di Gioia Tauro è fortemente critica e preoccupata dei forti ritardi che ha accumulato il Governo Letta nell’erogare gli insufficienti fondi stanziati per Cig e Mobilità in deroga per l’anno 2013

La Fiom Cgil del comprensorio di Gioia Tauro è fortemente critica e preoccupata dei forti ritardi che ha accumulato il Governo Letta nell’erogare gli insufficienti fondi stanziati per Cig e Mobilità in deroga per l’anno 2013

La Fiom ritiene insopportabile per i lavoratori e le loro famiglie un’attesa così prolungata per la liquidazione del sostegno al reddito, in considerazione che in moltissimi casi la cassa integrazione e la mobilità sono l’unico strumento di sopravvivenza dei lavoratori.

Riteniamo che sia inammissibile, incomprensibile e contraddittorio  che la Regione Calabria e il Governo ad oggi non abbiano provveduto a saldare l’anno 2012,  mentre liquidano attraverso l’Inps due mensilità su cinque del 2013 e non a tutti.  Concordiamo con le politiche attive a cui vengono sottoposti i percettori di mobilità in deroga, presso comuni, enti, aziende, ecc.. Ma non è accettabile che su sei mesi di tirocinio formativo ne venga riconosciuto solo uno.  Stiamo assistendo ad un atteggiamento illegale, da sfruttatori e da incoscienti,  perché la politica si dovrebbe domandare e preoccupare come partecipano questi lavoratori ai tirocini se non percepiscono nè mobilità nè contributo formativo, visto che ad oggi vantano circa 8/10 mensilità di mobilità in deroga del 2012, 3 mensilità del 2013, e 5 mensilità di politiche attive?

La Fiom Cgil chiede che l’Assessore Regionale Nazzareno Salerno intervenga energicamente affinchè si possa superare questa situazione di stallo.  Perché le difficoltà della gente che lavora saltuariamente e di coloro che non hanno più il lavoro non può essere considerato un fastidio. Sono  migliaia i lavoratori che in questi anni hanno prodotto reddito per le aziende e le fabbriche ed hanno il sacrosanto diritto di poter avere la possibilità di sperare, con dignità, di poter nuovamente guadagnare il proprio salario con il lavoro.  Gli strumenti ancorché provvisori per aiutare i lavoratori devono, proprio nel momento più drammatico, avanzare e bruciare i tempi. Le tasse che incombono sulla gente non aspettano, chi si è impegnato per il futuro della famiglia,  non può esser abbandonato. La tenuta sociale è a rischio  anche a causa dei forti ritardi sulle erogazioni. In poche parole la gente è al limite della sopportazione e non vogliamo esasperare gli animi, ma molti non hanno i soldi per i beni di prima necessità.

Non sono più sostenibili ritardi e titubanze sulle erogazioni economiche. Ribadiamo che essendo nel pieno di una crisi profonda, tutti i soggetti interessati devono fare la propria parte ad incominciare dal Governo Regionale, che deve giocare un ruolo più incisivo per risolvere i problemi dei lavoratori e delle loro famiglie.

Segretario Generale Fiom

Pasquale Marino