Interpellanza gruppo Pdl Comune di Gioia Tauro – Zen Marine
3. il decreto di revoca – prontamente impugnato dalla Zen Marine Srl- ha prodotto l’immediata chiusura del cantiere, con danni all’occupazione, ai clienti, all’impresa, all’immagine del porto e della citta’;
4. il tribunale Amministrativo regionale ha accolto in via cautelare la sospensiva richiesta dalla societa’ argomentando che “le motivazioni dell’informativa impugnata appaiono- nei limiti del presente giudizio cautelare – insufficienti a sorreggere la misura interdittiva, alla luce delle puntuali ed approfondite difese della parte ricorrente” .
Tanto esposto e premesso, gli interpellanti chiedono di sapere:
· se il sindaco è al corrente dei fatti sopra esposti; e, ove non lo fosse, se intende adeguatamente documentarsi;
· se intende assumere una forte iniziativa a sostegno della legalita’, che è difesa del bene comune da ogni forma di illegalita’, di illegittimita’ e di illiceita’ ; se in tale difesa intende condannare, si come va condannato, ogni comportamento previsto dalla legge penale come reato;
· se, di contro, per lo stesso principio, intende difendere il diritto al lavoro, all’impresa, al buon nome del territorio.Cio’ premesso
e considerato che l’episodio costituisce il punto terminale di una lunga querelle giudiziaria tra la societa’ in parola e l’autorita’ portuale; che la Zen ha costruito uno yacht di 25 metri premiato a Cannes come il migliore della categoria; che la societa’ occupava 120 dipendenti e che nei pochi anni dall’inizio dell’attivita’ ad oggi si sono ridotti a poche decine a causa delle liti giudiziarie con l’autorita’ portuale, che ne hanno compresso e ritardato i progetti e lo sviluppo; ritenuto
che la Zen, se veramente mafiosa, deve essere liquidata e condannata; se, di contro, mafiosa non è, ha il diritto a non essere ulteriormente intralciata nella propria attivita’, e, dunque, adeguatamente supportata dalle istituzioni e dalla stessa autorita’ portuale; Interpellano
il sindaco per sapere quale posizione intende assumere – anche nella sua qualita’ di componente del comitato portuale – a difesa della legalita’ alla cui base deve necessariamente risiedere la limpidezza dei comportamenti dei soggetti privati e pubblici e la certezza del diritto; e, nel caso sopra esposto, se intende approfondire il problema posto – cosi come in passato ha avuto modo di fare con la Zen e con l’autorita’ portuale, esaltandone i risultati e lo standing dell’azienda, e riferire prontamente in Consiglio Comunale.