L’ente parco aspromone incontra il touring club
E’ stato questo il tema del cordiale incontro avuto dal Presidente del Parco dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino con i rappresentanti del Touring Club Italiano Marco Girolami e Laura Agretti alla presenza del Presidente della Comunità del Parco e Sindaco di Scido, Giuseppe Zampogna, dei Sindaci di Bova Santo Casile, di Antonimina Antonio Condelli e di Oppido Mamertina Bruno Barillaro e dei rappresentanti della sezione reggina del Touring club, guidati dal Console per la Città di Reggio Calabria, dott. Domenico Cappellano.
La “Bandiera arancione”, marchio di qualità turistico ambientale destinato alle piccole località dell’entroterra (sotto i 15 mila abitanti), viene assegnato da 15 anni attraverso un modello valutativo e un percorso di valorizzazione del territorio che valuta i servizi turistici coinvolgendo tutti gli attori protagonisti, elabora un piano di miglioramento sia alla scala comunale che d’area, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Ad oggi le bandiere assegnate in Italia sono 198 ma nessun comune ricadente all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte può fregiarsi di questo titolo d’eccellenza ideato e promosso da Touring Club.
L’obiettivo dell’Ente Parco dell’Aspromonte e della Comunità sarà dunque quello di elaborare un progetto intermedio che metta in rete i Comuni delle diverse aree montane valorizzandone le differenti peculiarità storiche, culturali, ambientali e paesaggistica, al fine di giungere, successivamente, ad un nuovo confronto con i rappresentanti nazionali del Touring Club Italiano per programmare i possibili piani d’area e di miglioramento che possano consentire, ad alcuni centri aspomontani di concorrere all’assegnazione della Bandiera Arancione.
“Un marchio di qualità – ha affermato il Presidente dell’Ente Parco dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino – che, se conferito, può costituire un traino turistico ed economico non solo per il piccolo Comune beneficiario ma per un’area geografica molto più estesa grazie alla programmazione sinergica e all’integrazione tra diverse realtà dotate ognuna di potenzialità spesso non valorizzate”.