Il MNS risponde al Pd sulla visita fatta dalla delegazione del PD alla tendopoli di San Ferdinando
Ora che si sono spenti i riflettori del Partito Democratico sulla tendopoli di San Ferdinando in ordine all’omicidio di Soumaila Sacko, il maliano sorpreso a rubare lamiere che probabilmente avrebbe usato per la costruzione di baracche perchè evidentemente anche lui, nella tendopoli legale non voleva abitare. Quando il Pd ha finito di fare passerella, poichè di questo si è trattato, dato che prima d’ora nessun demokrat al potere si era visto da queste parti, allora ho deciso di scrivere ancora una volta sulla tendopoli, per continuare la battaglia a favore dello smantellamento della stessa sull’area Zes verso cui oggi si registra l’interesse degli industriali di Piemonte e Lombardia.
Scrivo per smentire le affermazioni di Orfini fatte durante la sua visita, dicendo che i migranti sono per lo più regolarizzati grazie alla legge anticaporalato ed alla pressante presenza della Guardia di Finanza e dell’Ispettorato del Lavoro su tutta l’ area agricola della Piana. Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, ma molti immigrati compiono illeciti, dal furto alla prostituzione e allo spaccio di droga e di banconote false, passando per gli allacci abusivi di corrente elettrica piuttosto che per gli allevamenti abusivi finalizzati alla vendita di carni e ancora per la vendita dell’acqua e di viveri e tutto questo è frutto di una loro scelta di delinquere e autogestirsi senza regole, creando non pochi disagi e pericoli alla popolazione locale. A causa di tutto ciò si rende necessario l’impiego totale delle Forze di Polizia, che impegante totalmente su questo versante fanno avvertire la mancanza di una forte e necessaria presenza sul resto del territorio, problema gravato quindi, dalla carenza di organico.
Scrivo per dire a Fico, il quale si è anche recato in visita a San Ferdinando, che la le baracche di lamiera utilizzate come case rappresentano una scelta dei migranti, visto che nella nuova tendopoli non vogliono trasferirsi e non mi è ancora chiaro il perchè si sia voluto lasciare loro la volontà o meno di spostarsi nei nuovi alloggi invece di farli trasferire ponendo il vincolo dell’obbligatorietà attraverso l’ausilio delle Forze dell’ Ordine. Dico a Fico di informarsi bene sulla grave crisi agrumicola della Piana di San Ferdinando- Rosarno, dove le arance rimangono sugli alberi per un’ amara scelta dei produttori che sono costretti a rivenderli al prezzo di 0,05 centesimi di euro. Spiego ancora a Fico che la nostra area agricola è composta da piccoli e frammentati appezzamenti i cui proprietari spesso, con i ricavi del venduto, non riescono neppure a coprire le spese sostenute per la manutenzione. Per quanto riguarda invece i proprietari delle grandi aziende agricole, non possono farsi carico di fitto e alloggio dei braccianti italiani figurarsi degli extracomunitari anche perche’ per ottenere i fondi della Comunità Europea spesso devono anticipare di tasca propria a causa della lentissima burocrazia e delle complicanze tecniche dei progetti.
Nello stigmatizzare l’omicidio del migrante e nel rispetto dei diritti umani di ogni individuo indipendentemente dalla nazionalità e dalla religione, confermo l’ impegno a tutela dei miei conterranei sanferdinandesi e della Piana tutta, i quali sono passati in second’ ordine rispetto agli ospiti di colore, opponendomi fermamente alla politica dell’accoglienza diffusa ad ogni costo messa in atto da alcuni sindaci, politiche di sinistra che nulla hanno a che fare con il concetto di sovranità che guarda prima di tutto ai fabbisogni della popolazione dei territori interessati involontariamente al fenomeno migratorio. Ritengo che i politici pro-migranti eletti pero’ da votanti italiani debbano mettere al primo posto del loro programma la difesa degli interessi dei loro elettori anzichè farsi assorbire da quell’ impegno , a loro dire culturale, che intende affermare la liberazione da preconcetti e mentalità razziste, poichè non è di questo che si tratta. Al contrario, chiedo un impegno serio nel riproporre con fermezza un’ordinanza di sgombero della baraccopoli sita sull’ area industriale di San Ferdinando ed i relativi trasferimenti nella tendopoli legale chiedendo l’espulsione degli irregolari anche in ordine al sovrannumero delle presenze di extracomunitari nell’ area pianigiana, impossibili da gestire.
Maria Carmela Digiacco- Componente Ufficio Regionale Comunicazione- Movimento Nazionale Sovranità