“Il labirinto e il filo. I Costituenti calabresi”, presentazione a Taurianova Evento accreditato dall’Ordine degli Avvocati per crediti formativi
L’ultimo libro dello storico Rocco Lentini, “Il labirinto e il filo. I Costituenti calabresi” Città del Sole edizioni, sarà presentato a Taurianova questo sabato, con inizio alle ore 17,00, presso l’Auditorium “Macrì-Terranova” dell’Istituto Tecnico “Gemelli Careri”.
L’iniziativa, intitolata “Costituente e Costituzione tra coesione e alterità”, è organizzata dal Comune di Taurianova, di recente insignita del titolo “Città che Legge”, in collaborazione con Consulta delle Associazioni, TaurianovaTV, Istituto Tecnico “Gemelli Careri” e l’Ordine degli Avvocati del Foro di Palmi che ha accreditato l’evento per il riconoscimento di due crediti formativi agli avvocati e ai praticanti che parteciperanno all’evento.
All’incontro, al quale parteciperà lo storico Rocco Lentini autore del volume, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Taurianova Fabio Scionti, del dirigente scolastico del “Gemelli Careri” Pietro Paolo Meduri e dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati Francesco Napoli, discuteranno i magistrati e dottori di ricerca Francesco Jacinto e Ilario Nasso, moderati dall’assessore alla Cultura di Taurianova Luigi Mamone.
L’ultima fatica di Lentini rappresenta uno studio interessante che non era ancora stato indagato da nessuno. Infatti, nel volume, si è accinto a elencare tutti i calabresi che hanno preso parte ai lavori dell’Assemblea Costituente tracciando, per ognuno di loro, il profilo politico assunto durante il fascismo e dopo la Liberazione. Emerge così il contrasto di una Costituzione nata dall’antifascismo ma scritta con il contributo di alcuni fascisti riciclati, da tutti i partiti, nelle istituzioni democratiche. Un fatto di non poco conto che serve per capire i difetti della Costituzione del ’48, nonché per spiegarci come la borghesia agraria è riuscita a mantenere il potere anche dopo la caduta del Fascismo e come sentimenti fascisti sono riusciti a resistere nel tempo grazie a quelle nuove istituzioni democratiche che li mettevano al bando. E il tutto è correlato con una descrizione del lavoro e degli interventi svolti dai nostri corregionali nell’Assemblea che si è prefissa di scrivere la nostra Magna Charta.
L’incontro, senz’altro, sarà una lezione storica e sociologica che illustrerà ai partecipanti molti aspetti della società italiana del dopoguerra e dei giorni nostri.