Gioia Tauro, terza edizione del Concorso nazionale di poesia Pina Alessio
Si è svolta sabato 22 luglio, nell’incantevole terrazza di Palazzo Baldari a Gioia Tauro, la cerimonia di premiazione della Terza edizione del Concorso nazionale di poesia organizzato dalla Fondazione Pina Alessio. Una serata all’insegna della poesia e, più in generale, dell’arte nelle sue varie forme.
Presenti alla serata il vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi S. E. mons. Francesco Milito ed il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria dott. Giuseppe Falcomatà il quale, come primo cittadino, ha ritirato il premio per il giovane Daniele Chiovaro; giovane pittore reggino, artista del cuore, affetto da distrofia muscolare che, avendo perso l’uso delle mani, dipinge con la bocca dei quadri che trasmettono tutta la sua voglia di vivere e di libertà e che sono stati esposti durante la manifestazione. Un gesto, quello compiuto da Falcomatà, che, come lui stesso ha affermato << vuole dimostrare la vicinanza tra le istituzioni ed i cittadini>>. Il sindaco ha poi ricordato l’impegno di Daniele non solo in ambito artistico, ma anche durante il periodo in cui si voleva la chiusura dell’Aeroporto dello Stretto quando, il giovane artista, ha inviato una lettera che ha commosso tutti nella quale affermava l’importanza dello scalo in una città come Reggio Calabria, specie per le persone come lui con gravi problemi di salute. Il primo cittadino ha poi ribadito l’importanza della cultura per il progresso della società. Un concetto che è stato ribadito anche dal vescovo Milito durante il suo intervento.
A presentare la manifestazione è stata la responsabile del comitato culturale della Fondazione Pina Alessio Maria Teresa Bagalà, mentre a relazionare sulla poesia è stato il giovane scrittore di Oppido Mamertina Antonio Roselli.
Visibilmente emozionato il presidente della Fondazione Giuseppe Alessio che, in apertura, soddisfatto, ha sottolineato come il concorso stia crescendo sempre più di anno in anno, con la partecipazione di tantissime liriche da ogni parte d’Italia; quest’anno persino una dalla Svizzera.
I componenti della giuria, a cui è spettato l’arduo compito di selezionare le opere vincenti tra tutte quelle pervenute, ed ugualmente valide, per questa edizione sono stati: la poetessa Maria Frisina in veste anche di presidente di giuria; la professoressa Gabriella Pappacoda ed il giornalista di “Gazzetta del Sud” Gioacchino Saccà il quale, a sorpresa, ha ricevuto anche a fine serata un riconoscimento alla carriera da parte della Fondazione proprio per il suo essere, ormai da decenni, testimone e narratore acuto e critico della nostra società. Un compito portato sempre avanti con costante passione, sensibilità e raffinatezza, e che gli ha permesso nel tempo di fornire un’informazione equilibrata, reale ed intelligente, sapendo abbinare una grande forza e indipendenza di pensiero ad una prosa a tratti pungente, ma sempre accattivante.
La poesia premiata per la sezione studenti è stata “Sorpresa” composta da Aurora Polimeni e Myriam Babbah del Liceo Linguistico Paritario “Giovanni Paolo II” di Gioia Tauro. Per la sezione in vernacolo, invece, il terzo posto è stato aggiudicato da Fausto Marseglia di Napoli con “LL’URDEMA SCENA ‘E PULLECENELLA” (L’ultima scena di Pulcinella). Il secondo posto è poi toccato a Paolo Landrelli di Ardore con “CHJANTU DI TRI MATRI” (Pianto di tre madri), mentre in cima al podio si è classificato Massimo Zona di Calvi Risorta (Caserta) con “ ’NA FOGLJA SECCA” (Una foglia secca).
Per la sezione poesie adulti, invece, al terzo posto è arrivato Carlo Monteleone di Palmi con “Ti ho pensato all’alba”. Il secondo posto è stato di Marco Chiarugi di Castelfiorentino con “La porta nel vetro” ed al primo posto si è classificato Alessandro Lanucara con “Croce d’Amore”. Una lirica composta sotto forma di calligramma, ovvero in modo da formare un disegno che rappresenta il soggetto della poesia stessa.
Infine un riconoscimento speciale, da parte del presidente della giuria è andato alla lirica “Sotto le vesti” della scrittrice palmese Anna Maria Deodato.
Ad allietare la serata con il suo canto è stata il soprano Tabita Romano, accompagnata alla tastiera da Vincenzo Luca Moro.
A declamare le poesie, invece, è stata Maria Rosa Ferraro, accompagnata al violino dalla giovane Alba Orlando.