Gioia Tauro, si e’ conclusa la festa in onore di San Francesco di Paola nell’omonima parrocchia
Si è conclusa a Gioia Tauro con immutabile devozione popolare la festa in onore di San Francesco da Paola, programmata nell’omonima parrocchia guidata dal parroco Don Natale Ioculano.
La festa è stata preceduta da momenti ricchi di spiritualità, come la novena, nel corso del quale sono state affrontate importanti tematiche: “L’umiltà di San Francesco”, “L’amore di San Francesco verso il prossimo”, “San Francesco e la famiglia”, “L’amore di San Francesco verso Gesù”, “L’amore di San Francesco verso la Madonna”, “L’amore di San Francesco per i giovani”, e “San Francesco e la pace”.
Nell’ultimo giorno della novena , dal tema “San Francesco patrono della gente di mare “, don Natale Ioculano si è soffermato sulla , “Stella Maris”(da lui fortemente voluta) che accoglie ogni uomo senza distinzione di origine, cultura e religione
I volontari di Stella Maris accolgono migliaia di marittimi che transitano nei porti italiani, offrendo anzitutto sostegno umano.
I volontari donano, inoltre schede telefoniche per aiutarli a comunicare con le famiglie e una sorta di rassegna stampa di notizie nelle loro lingue.
Sabato 29 aprile, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica Mons. Francesco Milito vescovo della Diocesi Oppidi Mamertina-Palmi, il quale ha sottolineato l’amore del santo per i giovani.
Particolarmente emozionante è stato il giorno della festa, con la solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta da don Natale Ioculano, insieme a don Antonio Scordo , parroco della Parrocchia Sant’Ippolito Martire, don Gianni Gentile parroco Maria S. S. di Portosalvo e Don Federico Arfuso per la parrocchia di San Gaetano Catanoso.
Nel corso dell’omelia, don Natale si è soffermato sulla figura di San Francesco da Paola, patrono della Calabria e della gente di mare, la cui vita è stata piena di prodigi.
La sua esistenza fu avvolta in un’aura di soprannaturale dalla nascita alla morte.
A 13 anni scelse la vita eremitica vicino a Cosenza, fondò l’ Ordine dei Minimi, fu un grande taumaturgo la cui fama arrivò anche in Francia dove il papa Sisto IV lo inviò alla corte di Luigi XI per guarirlo.
A San Francesco di Paola sono attribuiti tantissimi miracoli e guarigioni che ancora oggi ne fanno uno dei Santi più venerati in Italia e nel mondo.
Don Natale, ha sottolineato che San Francesco è riuscito ad essere luce e segno, ed oggi ci insegna che dobbiamo essere santi, vivendo bene il nostro presente, perché solo così nel futuro ci saranno buoni frutti.
Papa Giovanni Paolo II, nel parlare del Santo di Paola, aveva detto che San Francesco è stato un uomo concreto, perché ha dato dignità alle persone, per questo anche noi dobbiamo mettere semi di bene, oggi, per poter raccogliere frutti buoni nel futuro.
Infine Don Natale, ha ringraziato tutti quelli che si sono adoperati per l’organizzazione e la riuscita della festa, in particolare il Comitato Festa.
Al termine della Santa Messa il Comandante della Capitaneria di Porto Cap. di fregata Vincenzo Zagarola , ha consegnato degli attestati di benemerenza a : Francesco Modafferi, armatore barca da pesca , cap. Taccone Francesco, Ursino Vincenzo gruppo ormeggiatori e cap. Giuseppe Patamia raccomandatario marittimo, tutti premiati per la lunga attività svolta in campo marittimo.
È seguita l’estrazione dei premi e quindi , causa cattive condizioni meteo è saltata la processione per le vie del quartiere ricadente nella Parrocchia, e si è svolta una breve processione dall’interno della chiesa al sagrato ,con la musica della banda di Oppido Mamertina e i fuochi d’artificio.
Presenti : il vice sindaco Carmen Moliterno e tante autorità civili, militari e rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio.
Don Natale Ioculano, non senza emozione, ha dichiarato: ”È stato edificante vedere tanta partecipazione alla novena e alla festa, segno che san Francesco, oltre a essere il patrono della Parrocchia, è nel cuore dei parrocchiani e di tanti gioiesi. Dalla Festa di quest’anno ho avuto una ulteriore conferma dell’attenzione e della stima che si va costruendo giorno per giorno. Questo, oltre a farmi guardare avanti con fiducia, mi spinge a un impegno maggiore verso i giovani, che meritano tutte le attenzioni possibili, e verso gli adulti desiderosi di vivere un’appartenenza alla Chiesa.
San Francesco continui con la sua intercessione a sostenere il cammino di tutti”.
Caterina Sorbara