Gioia Tauro. Sciarrone (Pri): ‘’Salviamo Coopmar e Piana Ambiente’’
Infatti, in un periodo storico così difficile, si rischia di perdere cinquanta posti di lavoro per una cifra irrisoria quale è quella di 40.000 euro. Vogliamo ricordare quanti fondi elargiscono lo Stato, la Regione e la Comunità Europea per un solo nuovo posto di lavoro???Probabilmente, anzi sicuramente, 40.000 EURO non sono sufficienti! Il presidente Raffa, supportato dal suo staff e su mia sollecitazione, ha assicurato la massima attenzione e disponibilità ad intervenire in tutti i termini, qualora si trovasse un modo legalmente e proceduralmente eseguibile. Coopmar è un’azienda sana, tanto sana da potersi permettere il lusso di pagare le cartelle esattoriali frutto di una gestione scellerata dei primi anni del duemila, quando la cooperativa si chiamava ancora MARIBA e la gestione era completamente diversa da quella attuale. Spero di vero cuore che il prefetto tenga in considerazione l’attività proficua di questa cooperativa e dei tanti padri di famiglia che rischierebbero di finire nel baratro della disoccupazione. Le grandi qualità nell’ambito lavorativo dimostrate negli anni non possono che essere il miglior sponsor affinché il prefetto possa riuscire a trovare una soluzione ottimale per salvaguardare i tanti posti di lavoro. Lo stesso prefetto Piscitelli nella giornata di lunedì incontrerà i vertici di Piana Ambiente, i lavoratori e i sindacati per provare per l’ennesima volta a “sbrogliare la matassa” riguardante la posizione dei tanti lavoratori che, per colpa di una cattiva gestione dell’azienda, rischiano di finire “per strada”. Purtroppo, trovandomi a Roma per impegni politici, non ho potuto prendere parte al sit-in, organizzato da quasi tutte le sigle sindacali, tenutosi a Gioia Tauro nella giornata di martedì 2 ottobre, ma il mio impegno e la mia attenzione nei confronti dei lavoratori, dei disoccupati e delle classi più disagiate, rimane sempre vivo e inalterato. Nei mesi scorsi feci un pubblico ed accorato appello ai sindaci, affinché trovassero un accordo comune che consentisse di rinnovare i contratti a Piana Ambiente o di assorbirne gli operai con l’istituzione di un consorzio. Se Piana Ambiente oggi è sofferente, la colpa è principalmente della “POLITICA”, indipendentemente da chi fossero gli attori della Stessa nel corso degli anni. E’ stata la politica ad infierire tristemente sulle scelte economiche-occupazionali dell’azienda, e ancora la politica è stata la responsabile dei mancati pagamenti dei servizi, sempre ed egregiamente espletati. Nessuno, dico nessuno, nell’ambito politico e dirigenziale, soprattutto a livello comunale, si ritenga privo di responsabilità riguardo alla situazione attuale di questa azienda, che fu esempio encomiabile e da simulare, da qualsiasi punto di vista, in tutti questi anni. Da ieri ho iniziato a contattare tutti i sindaci che sono o erano legati a P. A. da un contratto. Con grande piacere ho colto la totale disponibilità di tutti i chiamati in causa. Nei prossimi giorni, di seguito all’incontro in Prefettura, promuoverò un incontro ufficiale alla Provincia con tutti gli attori di questa vicenda (sindaci,dirigenti aziendali, lavoratori e sindacati), al fine di accelerare i tempi che porteranno al nuovo consorzio per la raccolta dei rifiuti. Nei giorni scorsi a Gioia Tauro stava per consumarsi l’ennesima tragedia, rappresentata dal tentativo di suicidio di un padre di famiglia che, come tanti altri, si trova in grande difficoltà per la condizione precaria in cui si trova, aggravata dal mancato pagamento proveniente dagli ammortizzatori sociali. Colgo l’occasione per dimostrare tutto il mio affetto a lui e a tutta la sua famiglia, che, tra l’altro conosco, e che senza alcun dubbio può vantarsi di essere tra le più oneste e rispettate della Città. Una cosa è certa, non è più possibile rischiare di perdere vite umane per colpa della negazione di quello che è il primo articolo dei principi fondamentali della nostra Costituzione: Il LAVORO!