Gioia Tauro, presentato il libro di Caterina Sorbara “ Il Segreto delle Pietre”-Città del Sole Edizioni
E’ stato presentato, a Gioia Tauro, sulla terrazza di Palazzo Baldari, il libro di Caterina Sorbara dal titolo “ Il Segreto delle Pietre”-Città del Sole Edizioni.
Presenti oltre l’autrice: il sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà; l’assessore alla cultura Francesco Toscano; l’editore Franco Arcidiaco e la dott.ssa Maria Grazia Fondacaro.
Giuseppe Pedà, dopo aver ringraziato l’autrice per il suo impegno nell’ambito culturale, si è soffermato sull’importante momento che la città del porto sta attraversando: una rinascita non solo nell’ambito culturale, ma anche sociale.
Pedà, ha precisato che l’obiettivo della sua amministrazione è fare della città un faro , non solo per la provincia ma per l’ intera Calabria.
A seguire, Francesco Toscano, si è soffermato sull’importanza della cultura, volano di sviluppo di un territorio.
Nel presentare l’autrice, ha sottolineato il suo contributo umano, sociale e culturale apportato alla società.
L’editore Franco Arcidiaco, ha precisato che l’opera è una piccola perla letteraria che potrebbe benissimo diventare la trama di un film.
Ha relazionato sull’opera la dott.ssa Maria Grazia Fondacaro, che ha detto:
“la nota principale che emerge prepotentemente in ogni pagina del romanzo è il romanticismo della scrittrice.
Innanzitutto l’amore per la propria terra, la sua amata Calabria che decritta con precisione e ricchezza di dettagli storici, fa da cornice alla trama.
Risale alle sue gloriose origini che affondano le radici nella Magna Grecia, fatta di uomini, eroi e divinità.
Risale agli usi e costumi, alle tradizioni popolari.
Le pietre, alle quali si fa riferimento nel romanzo, sembrano quasi umanizzate, divenendo testimoni silenziose e fedeli custodi di antichi segreti amorosi, vissuti in una terra in cui certe cose non si sono mai concepite”.
Continuando il suo discorso, la Fondacaro, ha parlato della protagonista del libro Ester Maria Orsi, donna potente stilista e manager, che vive a New York , figlia di calabresi emigrati in Canada.
Caterina riesce a fare con la sua protagonista Ester, voli pindarici a ritroso nel tempo fino all’ottocento con la storia struggente della principessa Violetta di Salaparuta e del suo amato Fabrizio duca di Amalfi.
Si viaggia più indietro nel tempo, fino al III° secolo a.C. al tempo della Magna Grecia con la storia d’amore di Nemerte e Polibio.
Le descrizioni dei luoghi, usi, costumi e culti di quel tempo sono intrisi di poesia e amore per il bello”.
Concludendo, la Fondacaro ha detto:”il romanzo ha una sua valenza particolare perché lascia nel lettore una traccia profonda, risvegliando i sentimenti più importanti della vita, in primis l’amore, filo conduttore del romanzo stesso, quell’amore che è stato, è, e che sarà il motore che dà senso alla vita e usando le parole della scrittrice: una vita senza amore non è vita”.
La serata si è conclusa con l’intervento della scrittrice che, si è soffermata sulla genesi del romanzo.
Un romanzo che vuol essere un atto d’amore alla Calabria, in primis alla Piana di Gioia Tauro, dove lei vive e opera.
Palazzo Acton e Villa Cordopatri sono per lei i luoghi dell’anima, intrisi di storia e magia.
Un omaggio, poi, ai tanti calabresi residenti all’estero.
La nave Neptunia, testimone di dolorosi distacchi, di legami spezzati, di rinunce,di addii, di amori mai dimenticati.
Viaggi in condizioni difficilissime, tutti ammassati, uomini, donne, bambini, animali, 30 giorni di viaggio, a volte all’arrivo alcuni impazzivano.
Un omaggio agli Amalfitani arrivati a Gioia Tauro che con la loro operosità hanno dato lustro alla città .
E poi ancora, un omaggio a Locri, importante colonia magno-graca, dove si onoravano le dee Afrodite e Persefone e l’antica Crotone dove c’era il Santuario di Hera Lacinia madre di tutti gli dei
L’autrice ha concluso il suo intervento, sottolineando il suo attaccamento e l’amore per la sua città: Gioia Tauro.