Gioia Tauro Incontro con Raffa e rappresentante comitato Fiume
non sempre sono riusciti a svolgere il ruolo di trait d’union tra chi chiede aiuto per impedire nuove esondazioni del Budello, dopo quella drammatica di alcuni anni fa, e chi, invece, detiene specifiche competenze per intervenire. Se abbiamo fatto ricorso ad istanze superiori, in questo caso chiedere di essere ricevuti da Raffa, è perché ci siamo sentiti soli in questa nostra battaglia, nonostante vecchie e nuove promesse elettorali. Siamo cittadini che paghiamo le tasse e non già feudo di questo o quell’esponente politico, a qualsiasi raggruppamento appartenga. E quando la gente non si sente rappresentata in loco ha il diritto di attuare altre iniziative tese alla salvaguardia della vita umana e dei beni dei singoli e della collettività. Questa la logica che ha ispirato la nostra richiesta di essere ricevuti dal Presidente della Provincia, il quale con impeccabile stile istituzionale e con grande umanità ci ha informato sullo stato dell’arte per la messa in sicurezza del tratto di alveo del fiume Budello alle prese con fenomeni di esondazione. La reazione appare esagerata: quasi un paradosso. Per noi del ‘Comitato’, invece, la convocazione rappresenta un atto di trasparenza politica e di condivisione di un problema che si trascina da tantissimo tempo. Se il fatto che Raffa abbia direttamente ascoltato le istanze del territorio, in questo caso il grido d’allarme di un gruppo di cittadini di Gioia Tauro, è diventato un problema o, peggio ancora, un atto di lotta politica vuol dire che ci avviamo lentamente al declino di un sistema democratico per imporre un filtro alle istanze dei cittadini.