Infatti, è proprio grazie al nuovo sistema, implementato a livello europeo dall’EMSA (European Maritime Safety Agency), dal 1 gennaio 2011 è possibile attribuire ad ogni nave un profilo di rischio e pericolosità ponderato su basi tecniche e storiche della nave nonché gestionali da parte delle relative Company (società di gestione) e degli enti di classifica; ciò, consente, agli ispettori della Guardia Costiera, di dirigere lo sforzo ispettivo verso quelle navi potenzialmente più pericolose e dunque maggiormente meritevoli di attenzione e verifica.
L’anno appena passato è stato, per il nucleo Port State Control della Guardia Costiera di Gioia Tauro, un anno intenso ed importante in termini di risultati. Per dare alcuni numeri il nucleo ha sottoposto ad ispezione durante il 2012 n. 107 navi contribuendo in modo sostanziale al raggiungimento dell’obiettivo nazionale assegnato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima e risultando trai primi nuclei ispettivi in Italia in termini di ispezioni effettuate. L’attività ispettiva ha portato all’accertamento di n. 313 deficienze ed in 7 casi queste hanno comportato il fermo della nave in porto fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. Sono stati altresì elevate sanzioni amministrative per un totale di € 159.000 per inosservanza delle norme sul tenore di zolfo contenuto nei combustibili per uso marittimo usati dalle navi, riscontrato superiori ai limiti previsti dal testo unico ambientale.
Pertanto, un’attività così importante che mira alla salvaguardia del nostro trafficato e splendido bacino del Mediterraneo non può prescindere da un costante sforzo ispettivo rivolto sempre al miglioramento continuo degli standards di sicurezza e condotto con quella professionalità che ormai da anni contraddistingue il lavoro della guardia costiera improntato sempre alla salvaguardia dell’ecosistema e alla salvaguardia della vita umana in mare.