Gioia tauro, festa in onore di San Giovanni Bosco
Qualche tempo fa Papa Francesco ha detto:
” I preti siano gioiosi come Don Bosco” e di sicuro la Parrocchia San Francesco da Paola Oratorio Centro Giovanile “Don Bosco” di Gioia Tauro magistralmente guidata dai Salesiani, nel festeggiare questo grande Santo di gioia ce ne hanno messa tanta.
Grande il messaggio educativo che Don Bosco ci ha lasciato e che si condensa attorno a tre parole: ragione, religione, amorevolezza.
Alla base del suo sistema educativi ci fu un profondo amore per i giovani, chiave di tutta la sua opera educativa.
Ma torniamo alla gioia che per l’occasione, si è tradotta in unione, infatti tante gambe insieme hanno formato un’unica anima, quella di tutti coloro che si sono ritrovati dal 22 gennaio a domenica 3 febbraio in Parrocchia e all’Oratorio.
Il programma si è aperto il 22 gennaio, ricordando nella preghiera Laura Vicuna, una tra le beate più giovani della Chiesa cattolica, venerata in Cile e Argentina come la protettrice delle vittime di incesti e abusi sessuali.
I santuari principali a lei dedicati si trovano a Santiago del Cile e in Argentina a Junín de los Andes.
La sua salma è venerata nella cappella delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Bahìa Blanca in Argentina.
Il 24 gennaio è stato ricordato San Francesco di Sales, al cui nome si sono ispirate parecchie congregazioni, tra le quali la più celebre è indubbiamente la Famiglia Salesiana fondata da San Giovanni Bosco.
Il 26 gennaio ha visitato la comunità gioiese Don Angelo Santorsola, ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale.
Il 27 gennaio dopo il GMG Regionale svoltosi a Cosenza, la comunità di san Francesco è stata ospite nella parrocchia di San Gaetano Catanoso, dove si è conclusa la Visita Pastorale del vescovo Mons. Francesco Milito, con una Concelebrazione Eucaristica da lui presieduta, con i parroci e i sacerdoti della città
Per il triduo sono state coinvolte le altre parrocchie della città.
I temi del triduo sono stati presi dal sinodo dei vescovi.
Il primo giorno di triduo (28 gennaio) la parola scelta è stata: “Chiamata” con la comunità della Parrocchia Maria S. S. di Porto Salvo, guidata da don Giovanni Gentile.
I segni sono stati la barca e la rete.
E’ stato ricordato che nemmeno per Don Bosco la chiamata è stata facile, perché dopo la morte del padre, ha dovuto lottare con il fratellastro Antonio che non voleva che il Santo studiasse
Il secondo giorno (29 gennaio)la parola scelta è stata: “Ascolto” con la comunità della Parrocchia di Sant’Ippolito Martire guidata da Don Antonio Scordo con una conchiglia come segno.
E’ stato sottolineato che non bisogna mai essere rinunciatari.
Il terzo giorno (30 gennaio) la parola scelta è stata:”discernimento” con la comunità di San Gaetano Catanoso guidata da don G.B. Tillieci con il segno il setaccio.
Si è sottolineato che il discernimento è un percorso importante, dove non bisogna accontentarsi, ma capire qual è la meta.
Infine come ultima parola è stata scelta: “missione”.
Ognuno deve essere una missione per gli altri.
Prendere come esempio sempre gli insegnamenti della Bibbia: parola di Dio che illumina e guida i.
Inoltre è altresì importante camminare insieme, non escludersi e vincere il pessimismo.
Il 31 gennaio si è tenuta una solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Milito con i parroci e i sacerdoti della città.
A seguire, in molti hanno partecipato alla 2° Marcia di Don Bosco e subito dopo non poteva mancare il “famoso” panino don Bosco.
Il programma si è concluso con il Don Bosco day e il Luna Park don Bosco.
Nel corso degli eventi, non sono mancati i giochi a tema e il laboratorio di teatro.
Inoltre il 29 gennaio don M. Delpiano, direttore dell’opera salesiana di Locri ha presentato la Strenna 2019 “la Santità anche per te”.
Grande soddisfazione per la riuscita degli eventi è stata espressa dal parroco don Pasquale Cristiani.
Caterina Sorbara