Foti (PDL): Approveremo riforma ma evidenziamo numerosi problemi.
Ricordo, continua l’On. Foti, che il 94,5% delle imprese italiane ha meno di 10 dipendenti, e il 97% circa meno di 15 e il 99,4% meno di 49 dipendenti. Il nostro Parlamento, purtroppo, negli ultimi 30 anni ha legiferato per un mondo produttivo irreale come se tutte le aziende avessero 100 – 500 – 1000 dipendenti e quindi abbiamo creato nuovi burocratismi inosservabili per le piccole imprese.
Mi domando chi possa avere scritto un testo così confuso e contraddittorio che sarebbe stato totalmente incomprensibile, se non vi fossero state talune importanti modifiche apportate durante l’iter al Senato. Senza contare che sempre in assenza di modifiche importanti volute dall’altro ramo del Parlamento – la “flessibilità in entrata” sarebbe stata totalmente azzerata.
Non c’è stata neanche una delle parti sociali audite in Commissione che non abbia denunciato le carenze del testo e il suo scarsissimo spirito riformatore: insomma, non si provi a dire che il Governo ha ottenuto il consenso delle forze imprenditoriali e sindacali, perché questo non è avvenuto
Aspettiamo, conclude l’On. Foti, un futuro intervento correttivo che miri, a semplificare il contratto di apprendistato, a correggere le incredibili norme sulle partite IVA, a esonerare dalle nuove norme sulle collaborazioni a progetto le aziende di call center, a sostenere l’allungamento dell’entrata a regime della nuova AspI e a trovare una soluzione al problema dei cosiddetti “esodati”. Su questi e altri punti il Governo si è impegnato, e pertanto dovrà rispettarli.