Festa della Madonna della Montagna, i fedeli: “Polsi non è il covo della ‘ndrangheta”
1 settembre – riceviamo e pubblichiamo – E’ iniziato da ieri, e proseguira’ nelle prossime ore, accompagnato dal suono incessante dell’organetto, il pellegrinaggio dei fedeli al Santuario della Madonna della Montagna di Polsi, in Aspromonte, decisi a riappropriarsi di questo luogo simbolo cosi’ come indicato piu’ volte dal vescovo di Locri-Gerace mons. Giuseppe Fiorini Morosini. In tanti, soprattutto giovani, sono arrivati da giorni nel luogo di culto mariano del comune di San Luca, divenuto tristemente famoso per i summit che, secondo diverse inchieste della magistratura, le cosche di ‘ndrangheta del reggino vi tenevano in coincidenza della festa dell’1 e 2 settembre, per decidere strategie e affari. Le celebrazioni religiose, oggi, si susseguiranno ogni ora fino alle 18 quando prendera’ il via la processione eucaristica guidata dal vescovo Fiorini Morosini che nei giorni scorsi, in vista delle celebrazioni, ha invitato a guardare a Polsi nella sua dimensione religiosa e non come covo di ‘ndrangheta. Seguira’ l’incoronazione della statua della Vergine con gli ornamenti del 1881. Da giorni sono numerosi i giovani giunti a Polsi dove proprio a loro il presule consegnera’ la Croce ”come segno – spiega il rettore del Santuario, don Pino Strangio – che cancella il male”. Nella notte, i pellegrini, parteciperanno alla grande veglia di preghiera che si protrarra’ fino alle 4 di domani, domenica quando, alle 10, si terra’ la messa concelebrata dal vescovo di Locri-Gerace che terra’ l’omelia cui fara’ seguito la processione della Vergine che concludera’ la festa.