FACCIAMO I CONTI DI FINE ANNO : TRA I. M. U. , REDDITEST E LEGGE STABILITA’ .
Le spese in oggetto e i dati da inserire nel REDDITEST spaziano dagli immobili agli investimenti, ecco un elenco non esaustivo:gli immobili sia le abitazioni principali che altre abitazioni; spese per bollette luce e gas; autoveicoli posseduti e relative spese di assicurazione e canoni di leasing; premi assicurativi versati e contributi previdenziali obbligatori e facoltativi; spese per istruzione sia scuola pubblica che privata; spese per circoli ricreativi , vacanze , cura della persona e abbonamento pay tv,; spese mediche; costi per apparecchiature elettroniche, gioielli e preziosi; investimenti effettuati su terreni edificabili, azioni, e imbarcazioni.Il software alla fine sentenzierà se il contribuente è coerente o meno e quindi a rischio di accertamento. Ma il tutto, ovviamente, non è lineare come sembra, in quanto basta aver ricevuto somme di denaro dal padre o aver ricevuto in regalo un’auto usata dalla madre che il REDDITEST partorisce risultati non coerenti, perchè non considera una serie infinita di risorse che possono intervenire in una famiglia. C’è da chiedersi quali misure adotterà il Governo per ridimensionare tali disfunzioni. Siamo arrivati al terrorismo fiscale, ma non si faceva prima a raccogliere capitali, recuperando l’evasione fiscale delle banche, che ammontava a 5 miliardi di euro, e che gli istituti di credito hanno patteggiato e pagato, per la ridicola cifra, di solo 1 miliardo di euro. Malgrado tutto ci avviamo a fine anno, che dal punto di vista economico, non è mai noioso, in quanto ci si avvia verso quella che una volta si chiamava “Legge finanziaria”. Ricordiamo che il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge sulla stabilità per l’anno 2013, prevedendo interventi per un ammontare complessivo quantificabile in circa 12 miliardi di euro. Anche in questo caso il governo Monti “ tecnicamente di parte” non si smentisce, e con qualche verniciata di equità fiscale procede a colpire i ceti meno abbienti.Annuncia la riduzione di un punto percentuale dell’aliquota IRPEF , quindi si passa per i redditi bassi fino a 15.000,00 dal 23 al 22% e per i redditi da 15.000,00 a 28.000,00 dal 27 al 26%; per poi dire in maniera giuliva STOP, quindi si lascia perdere il tutto e si procede a ridurre il cuneo fiscale relativamente al mondo delle assunzioni, vediamo che succede!!! Nessun retro – front invece sull’IVA che passerà dal 01/07/2013 dal 21 al 22% per i beni ordinari, pertanto è facile comprendere che il bilancio sarà negativo per le famiglie. Vi saranno nuove riduzioni su Regioni, pubblico impiego ( blocco dei contratti fino al 2014), Sanità e Ministeri. Penose quelle relative alla Sanità (vedi fondi destinati ai malati di SLA, sui quali il Governo sta ponendo rimedio, dopo un’altra figuraccia, la più famosa quella degli “ esodati ” ) Altra perla del Governo Monti il trattamento sulle pensioni di guerra e di invalidità che saranno serenamente soggette ad IRPEF. Incredibile ma vero.Facciamo notare una vergogna, ad oggi poco pubblicizzata , ma ci pensiamo Noi a sottolinearla, cioè che verranno stanziati disponibilità finanziarie per 300 milioni di euro, soldi dei cittadini, per il 2013 per far fronte alle penalità contrattuali derivanti dalla mancata realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Ringraziamo per questo, l’ennesima follia populista firmata Silvio Berlusconi. Tra le poche note di rilievo, la seguente, cioè verrà, finalmente attuata la Tobin tax, cioè la tassa sulle transazioni finanziarie, infatti l’Italia rientra gli 11 Paesi europei che hanno voluto tale tassa, ma non era stata applicata. L’imposizione è un prelievo dello 0,05% sulle transazioni finanziarie; è evidente che tale aliquota doveva essere molto più alta e far pagare i grandi gruppi finanziari e non colpire l’ IVA per le famiglie, blocco contratti o tassazione di pensioni di guerra. Comunque la pensiate e ovunque Voi siate, auguro a tutti Buon Natale e Buon Anno. FILIPPO SPERANZA Dottore Commercialista