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Esposto per l’inerzia, le omissioni ed i ritardi relativi alla realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede in Palmi (RC)

Alla Procura presso la Corte dei Conti di CatanzaroAll’Autorità Nazionale Anticorruzione e per la Vigilanza sui contratti Pubblici -RomaVia PEC OGGETTO: Esposto per l’inerzia, le omissioni ed i ritardi relativi alla realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede in Palmi (RC) La sottoscritta Stefania Marino, quale Presidente pro tempore del Comitato Prosalus(Comitato per la salvaguardia della Salute Via Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC) Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016, PECcomitatoprosalus@pec.itESPONEIn data 6 dicembre 2007ilMinistero della Sanità e la Regione Calabria stipulavano un Protocollo d’intesa che prevedevala costruzione di nuovi quattro Ospedali nel territorio regionale. Si trattava del Nuovo Ospedale della Sibaritide, del Nuovo Complesso ospedaliero di Catanzaro,del Nuovo Ospedale di Vibo Valentia e delNuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro. Tale Protocollo d’Intesa intendeva contrastare la grave situazione di urgenza ed emergenza della sanità in Calabria cosìcome, il 21 successivo dello stesso mese, veniva ribadito nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri Prodi n. 3635 che espressamente dichiarava le dette opere di “sommaurgenza”.Tali atti prevedevano anche il finanziamento statale delle opere così individuate.Successivamente, per quanto riguarda in particolare il Nuovo Ospedale della Piana di Gioia Tauro,veniva individuato nelterritorio delComune di Palmi il sito su cui tale struttura sarebbe dovuta sorgere(Ordinanza del Commissario Delegato 26 agosto 2008).Da qui in avanti è una sequenza incredibile di inerzie, ritardied omissionida parte regionale che hanno portatoalla data odierna, cioè ben tredici anni dopo il protocollo di intesa Stato/Regione e l’OPCM Prodi, a non avere né la consegna dei lavori né tanto meno la conseguente apertura del cantiere nonostante si trattasse, come si è detto, di opera pubblica da realizzare con “somma urgenza”. 1) Progetto preliminare e gara

 

“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016Ineffetti soltanto in data 1° agosto 2011,cioè dopo 3 anni e 7 mesi dalprotocollo di intesa e dal finanziamento statale, veniva approvato il progetto preliminare e pubblicato il relativo bando di gara con procedura ristretta ai sensi dell’art. 54 comma 2 del d.lgs.163/06. Il bando prevedeva l’affidamento in concessione della costruzione della struttura più la gestione di alcuni servizi non sanitari per una spesa complessiva presunta di euro 126.174.452,11 + iva -CIG 309540375B.A carico dell’aggiudicatario ci sarebbe stata anche la predisposizione del progetto definitivo edi quello esecutivo. Il termine per la presentazione delle offerte era fissato al 23.09.2011.2) Aggiudicazione della gara Ulteriore ritardo si verificava per l’aggiudicazione della gara. Essa, infatti, veniva disposta con decreto dirigenziale n. 6894 del6 giugno 2014alla RTI Tecnis Spa (capogruppo mandataria). Erano dunque trascorsi ben 2anni e 6 mesi dal bando di garae 6 anni e 6 mesi dall’intesa Stato/Regione del dicembre 2007.3) Contratto Per la stipula del Contratto con la concessionaria Tecnis si doveva attendere l’8 maggio 2015cioè oltre 11 mesi dall’aggiudicazione definitiva.4) Progetto definitivo,conferenza dei serviziDal contratto alla presentazione del progetto definitivo e conseguente indizione conferenza dei servizi in data 8 novembre 2018sono passati addirittura altri 3 anni e sei mesiesatti(8 maggio 2015 –8 novembre 2018) e perciò, complessivamente,10 anni e 11 mesi dalProtocollo d’intesa del 2017.5) Subentro ditta D’Agostino alla TecnisVa chiarito che in data 30.10.2019la ditta D’Agostino subentrava alla ditta Tecnis a seguito di crisi finanziaria di quest’ultima, conseguente apertura di amministrazione straordinaria ed acquisizione del ramo d’azienda comprendente l’appalto del Nuovo Ospedale. La crisi finanziariadella Tecnis, in ogni caso, non ha impedito la presentazione del progetto definitivo sicché anche le altre fasi procedimentali ad esso collegate (es.: progetto esecutivo) non dovevano subire ulteriori ritardi.6)Indagini geognostiche, reperti di interesse culturale, interferenza di un elettrodottoE qui cominciano ulteriori dolenti note che si aggiungono alle altre fin ora descritte.6.1.Indagini geognosticheAccade infatti che la Regione ha ritenuto di dovere svolgere alcune indagini geognosticheper eventuali problematiche relative al terreno peraltro a suo tempo già dichiarato idoneo in sede di approvazione del progetto preliminare (verbale 7 giugno 2011). Per l’effettuazione di tali ulteriori indagini, che hanno comportato un’attivitàsul terreno di pochi giorni, si e dovuto attendere un

 

“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016anno (aprile 2017 –marzo 2018, si veda narrativa convenzione Terna di cui si dirà appresso). Le indagini, peraltro, hanno avuto un esito favorevole alla idoneità del terreno. 6.2Tuboli di terracotta per irrigazioneAccade inoltre che la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Reggio Calabria in data 17.1.2019 (prot. 280) ha subordinato il proprio parere favorevole nella conferenza dei servizi alla rimozione e conservazione di alcuni tuboli di terracotta per irrigazione rinvenuti nel terreno ospedaliero e dichiarati di valore archeologico ed interesse culturale.Ad oggi (novembre 2020), cioè dopo quasi due anni dal parere della Sovrintendenza, i tuboli di terracotta per irrigazione devono ancora essere rimossi, nonostante si tratti di un lavoro di soli tre mesi, sicché la conferenza dei servizi per il progetto definitivo non è ancora formalmente conclusa. Con l’ulteriore conseguenza che ad oggi non si è dato ancora corso al progetto esecutivo ed alle ulteriori fasi del procedimento.6.3. ElettrodottoSuccede infine che sul terreno del costruendo ospedale insiste fin dal 1969 un elettrodotto, con due tralicci per tratta aerea che devono essere rimossi per rendere il terreno libero da tale interferenza (art. 27 d.lgs 50/2016) Al riguardo, pur essendo l’interferenza nota da sempre e, comunque, formalmente dichiarata anche in sede di preparazione del progetto definitivo, soltanto in data 22 ottobre 2020(rep..n. 8112), cioè dopo due anni dalla presentazione del progetto definitivo, è stata stipulata una Convenzione tra Regione e Terna Rete Italia S.p.Aper dare esecuzione a tale adempimento.La convenzione prevede un tempo di esecuzione minimo pari a complessivi 360 gg (!!!)così come segue.: 90 giorniper la consegna del progetto definitivo da parte di Terna Rete Italia; successivo avvio iter autorizzativo presso il Ministero per lo sviluppo economico, (tempi di autorizzazione non definiti); 120 giorniper la redazione del progetto esecutivo dopo l’autorizzazione ministeriale; 150 giorni dalla consegna del progetto esecutivo, per la realizzazione dell’intervento ed il collaudo. Dunque, 360 giorni cui vanno aggiunti i tempi indefiniti per l’autorizzazione ministeriale. Ne consegue cheprima di un anno (a tutto concedere) o ben oltre non si potrà avere libero il terreno da questa interferenza, sempre che non intervengano ulteriori complicazioni.E’ di tutta evidenza che la Convenzione avrebbe potutoe dovuto stipularsi ben prima, nulla ostando al riguardo, per impedire che l’interferenza dell’elettrodotto incidesse negativamente sul prosieguo del procedimento. Ne consegue che il terreno, ai fini della consegna dei lavori non sarà libero prima di un anno che, ovviamente, si aggiunge ai 13 già trascorsi.7)Adempimenti ulterioriDallanarrativa che precede risulta di tutta evidenza che alla data odierna, cioè dopo tredici anni dall’intesa Stato/Regione ed il relativo finanziamento, deve essere ancora chiusa la conferenza dei

 

“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016servizi, deve essere predispostoed approvato il progetto esecutivo,devono essere verificati tali progetti secondo il codice dei contratti pubblici (art.26), deve essere sgombrato il terreno dall’interferenza dei tralicci elettrici, deve provvedersi alla consegna dei lavori ed all’apertura del cantiere, deve concretamente costruirsi l’ospedale e, una volta costruito, deve essere attivato. Si tratta di adempimenti che, tenuto conto dei ritmi (si fa per dire) regionali sopra riferiti, richiederanno anni ed anni per essere ottemperati. Insomma, ad essere ottimisti,si passerà dagli attuali tredici anni già trascorsi ad almeno venti anniper un’opera dichiarata dal Governo nel 2007 di “somma urgenza”8) ConsiderazioniQuanto fin qui descritto non meriterebbe commenti dato che i ritardi, le inerzie e le omissioni che caratterizzano in ogni sua fase il procedimento per la costruzione del N.O.P. sono fin troppo evidenti. Si tratta di ritardi enormi, assolutamente non giustificabili, quanto meno nelle dimensioni rilevate.Tuttavia preme evidenziare quanto segue.Va sottolineato che in questo genere di lavori pubblici qualsiasi R.U.P. si rallegrerebbe se, dopo il contratto, ad ostacolare l’avanzamento della procedura ci fossero solo alcune decine di metri di tuboli di irrigazione da rimuovere o se ci fosse solo l’interferenza di un elettrodotto. Si tratta di ordinarissima amministrazione che non richiede i tempi fin qui trascorsi: due anni dalla indizione della conferenzadei servizi, cinque anni dal contratto) né quelli che dovranno ulteriormente trascorrere (ancora più di un anno, secondo convenzione con Terna) per l’elettrodotto, sempre ad essere ottimisti. C’è da chiedersi, se questi sono stati i tempi fin qui trascorsi dal 2007 ad oggi, cosa accadrà nel prosieguo per il progetto esecutivo, la verifica/validazione dei progetti, la consegna dei lavori, l’apertura del cantiere, gli stati di avanzamento, la complessa dotazione strumentale biomedica e di altre forniture nonché, infine, l’attivazione concreta dell’Ospedale con le relative complessità organizzative e fabbisogno di organici professionali adeguati? L’inerzia, i ritardi e le omissioni sono dunque evidenti ed imperdonabili e lo sono ancora di più ove si pensi che la mancata realizzazione dell’opera pubblica in questione ha comportato e comporta danni rilevantissimi per le comunitàche da essa dovrebbero ricevere protezione sanitaria. Si tratta di mancanza di adeguata assistenza ospedaliera, migrazione sanitaria con grandi disagi per tutti ma soprattutto per assistiti fragili o senza protezione sociale, insufficienza dell’attività di emergenza e pronto soccorso anche per patologie di base che devono trovare soluzione altrove, pregiudizio evidente di ogni protezione sanitaria che va oltre la medicina di base la quale non ha nel territorio riferimenti ospedalieri specialistici, pericolo o pregiudizio della vita per mancata assistenza nelle fasi di acuzie. Insomma l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera è stato ampiamente pregiudicato e continua ad essere pregiudicato in modo permanente.

 

“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016Questa assurda situazione durerà ancora per anni e fa impressione pensare che tale opera pubblica era stata formalmente dichiarata nell’intesa Stato/regione “di somma urgenza” per risolvere i problemi e le carenze sanitarie del territorio di pertinenza. A nulla sono valsi peraltro gli incontri ufficialinei quali la Regione, attraverso i propri organismi politici e tecnici dichiarava soluzioni imminenti ai singoli problemi senza che ciò in realtà accadesse. (si veda per tutti Consiglio Comunale di Palmi in data 10.5.2018 con la presenza del R.u.p.).A nulla sono valse le manifestazioni popolari di protestacontro i ritardi e le inerzie di che trattasi. Si veda al riguardo la manifestazione popolare organizzata dalla rete di associazioni col Comune di Palmi che ha visto la presenza di oltre 7.000 persone in data 10.5.2019 presso il sito del futuro ospedale.Ugualmente a nulla sono valsi i solleciti di questo Comitato sia mediante atti formali e diffide sia in incontri presso la sede regionale Catanzaro nel c.d. “tavolo tecnico” (Regione, Comune, Associazioni). Peraltro in data 18 febbraio 2020 il Comitato Prosalus di Palmi ha chiesto con lettera motivata la revoca del R.u.p.che fin dal 7 ottobre 2013 ha assuntotale responsabilità ed i cui obblighi di risultatosono stati completamente inadempiuti. Tale richiesta non ha avuto alcun esito nonostante che, per tutte le ragioni qui descritte, ce ne fossero abbondantemente i presupposti.Da tutto ciò che precede risulta con evidenza che sono state violate numerose norme di legge a cominciare dagli artt. 32 e 97 della Costituzionerispettivamente sul diritto alla salute dei cittadini e sul buon andamento della Pubblica Amministrazione; per continuare con l’art. 1 della legge 241/90 che impone lo svolgimento di ogni procedimento amministrativo secondo criteri di efficacia e di non aggravamento, per continuareancora con l’art. 1 del d.lgs. 163/2006 che impone per l’esecuzione di opere e lavori pubblici, la garanzia di economicità, efficacia, tempestività. E così oltre in tanti altri momenti della normativa vigente. Per il grave pregiudizio dell’interesse pubblico non è il caso di aggiungere altro.Stando così le cosee ritenuto che questoesposto, di cui avremmo voluto fare volentieri a meno, invece si impone per il dovere civico che questo Comitato avverte di non potere soprassedere ulteriormente alle lentezze esasperanti che caratterizzano il procedimento per la realizzazione del NOP di cui il territorio ha assoluta necessità e somma urgenza, come dichiarato dagli stessi organismi pubblici tredici anni fa, siamo costretti a CHIEDERE-Alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti con sede in Catanzarodi valutare se, stanti i fatti e le ragioni sopra esposte , ci siano i presupposti per agire in danno contro la Regione Calabriaed il Responsabile Unico del Procedimento per le inerzie, i ritardi e le omissioni che hanno caratterizzato e caratterizzano il procedimento per la realizzazione del Nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro con sede nel Comune di Palmi.

 

“PROSALUS”Comitato per la salvaguardia della SaluteVia Dante nr. 11 –89015 Palmi (RC)Codice Fisc.: 91028450806 –Iscr. al prot. 1709/30del 08.06.2016-All’Autorità Nazionale Anticorruzione e per la Vigilanza sui Contratti pubblicicon sede in Romadi intervenire con la massima urgenza, in applicazione dei poteri ad essa conferiti dalla legge, affinchéabbiano a cessare le inerzie, i ritardi, le omissioni sopra esposte e venga assicurato per il prosieguo il celere svolgimento del procedimento secondo i principi di buon andamento così come volutidalla Costituzione all’art. 97e da ogni altra norma di legge ad esso connessa.Con osservanzaIl PresidenteStefania MarinoN.B.: Si prega di inviare ogni comunicazione al seguente indirizzo PEC: comitatoprosalus@pec.itSi allegano:1.protocollo di intesa Stato –Regione Calabria 6.12.20072.ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 12 20073.verifica progetto preliminare 07.6.20114.bando di gara 1.8.20115.manifesto “il danno” 5.12.2017 (atto di pubblica denuncia)6.nota Prosalus 10.4.2018 7.contestazione rinvio tavolo tecnico 27.12.20198.richiesta provvedimenti urgenti per il NOP . Revoca RUP -18.02.20209.Nota Prosalus 1.10.20 e tabella contatempo10.Convenzione Regione –Terna11.Documento fotografico