Drosi, presentato il libro: “Drosi e la commenda dell’Ordine di Malta”
E’ stato presentato qualche giorno fa a Drosi frazione di Rizziconi il libro di interesse storico “Drosi e la commenda dell’Ordine di Malta” di Giovanni Russo.
Nell’opera l’autore descrive la cultura e la storia del tempo nella commenda.
Una storia affascinante, che ha coinvolto e incantato il numeroso pubblico presente nella piazza San Martino della popolosa frazione.
Moderati da Giovanni Quaranta, deputato di Storia Patria per la Calabria; ne hanno parlato Vincenzo Naymo, docente dell’università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e deputato di Storia Patria per la Calabria e l’autore del libro Giovanni Russo, anch’egli deputato di Storia Patria per la Calabria.
Le conclusioni sono state tratte dal Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi e deputato di Storia Patria per la Calabria.
I saluti di introduzione sono stati portati dal sindaco Alessandro Giovinazzo, dall’assessore alla cultura Maria Rosa Rao, dal parroco don Nino Larocca e da Giovanni Calogero dell’associazione “Drusium”.
Inoltre, presenti in rappresentanza del sovrano dell’Ordine di Malta, il delegato Arturo Nesci, accompagnato da Antonio Ramirez, Giacomo Oliva e Mons. Luigi Cannizzo.
Nel suo intervento Naymo ha definito il libro frutto di una ricerca scientifica attendibile, completa, documentata e ben interpretata dall’autore che, in 436 pagine, ha tracciato un eccellente profilo storico di Drosi.
L’intervento passionale dello stesso autore ha contribuito a far conoscere ai presenti le peculiarità della cittadina che appartenne prima all’Ordine Gerosolimitano e che poi, dal 1555, divenne Commenda autonoma. Russo si è soffermato anche sul ruolo dell’antico Ospedale di Drosi e della Tenenza di Posta, sull’andamento demografico a partire dal 1144, sul primato che Drosi detiene con la longeva Rosaria Pancalo, vissuta per ben 133 anni. E ancora sulle altre chiese e conventi, su tutti gli aspetti storico-sociali, sulle peculiarità artistiche specie per quelle presentate dalla platea del Commendatore Porcinari del 1759.
Infine l’autore ha espresso tutta la sua soddisfazione per aver studiato e pubblicato il libro, quale atto di espiazione scientifica, nella speranza che l’indagine possa raggiungere i giovani affinchè possano riappropriarsi del proprio passato.
Il vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi, Milito, ha preso spunto della validità di contributi come quelli pubblicati da Russo, per spingere le nuove generazioni verso ulteriori studi di ricerca.
Al termine della serata il giovane ceramista di Drosi Marco Cutrì ha fatto omaggio ai relatori, alle autorità, agli ospiti e a Cesare Maria Cesario, nipote del pittore Diego Grillo, autore del quadro raffigurante San Martino, patrono di Drosi, di una targa ricordo.
Caterina Sorbara