Decreto “del fare”: la lettera del presidente Alpa al ministro Cancellieri raccoglie consensi tra gli iscritti
Le segnalazioni hanno riguardato essenzialmente la mediazione obbligatoria rilevando, prima che la inopportunità del reinserimento della obbligatorietà, la sua assoluta illegittimità rispetto ai principi dell’ordinamento giuridico.
Nella lettera inviata ieri, il presidente Alpa ha formulato la richiesta di un incontro urgente tra Consiglio nazionale forense, i presidenti dei 26 Ordini forensi distrettuali in rappresentanza del territorio, Oua e il Ministro Cancellieri, per ripristinare un confronto sui necessari e organici interventi in materia di giustizia.
La lettera evidenzia la mancata consultazione della Istituzione di rappresentanza della categoria forense nonostante essa sia prevista per legge e nonostante le rassicurazioni in tal senso giunte dallo stesso ministro in occasione degli incontri con le rappresentanze istituzionali e associative dell’Avvocatura.
Il CNF ribadisce innanzitutto la propria contrarietà al solito metodo adottato dai Governi via via succedutisi, di intervenire con decretazione d’urgenza sulla giurisdizione e sull’accesso dei cittadini e, quanto al merito, individua i punti che sollevano “forti criticità”: la reintroduzione della mediazione obbligatoria; i mancati criteri di selezione per il reclutamento di magistrati onorari per le Corti d’appello; l’aver trascurato l’apporto dell’Avvocatura nella definizione di nuove competenze para-giurisdizionali.
La lettera ricorda che il CNF, mosso dalla ferma volontà dell’Avvocatura di cooperare all’amministrazione della giustizia, ha proposto innovativi istituti per deflazionare il carico giudiziario, a costo zero per lo stato, come la negoziazione assistita, la translatio judicii ai procedimenti arbitrali (il passaggio della controversia, a determinate condizioni, dal giudice alle camere arbitrali), senza che dal ministero sia giunta alcuna risposta.