Cristofaro scrive a Renzi e lo invita “a tornare” sui banchi di scuola (ecocompatibili)
Il nostro know-how tecnologico e produttivo ed i nostri impianti, unici nel loro genere, fanno la nostra azienda l’unica al mondo in grado di produrre questa tipologia di pannelli riciclati e riciclabili all’infinito, al punto tale che tantissime grandi aziende, anche internazionali hanno tentato e stanno tentando di depredarci dei nostri macchinari.
Tra i molteplici utilizzi dei nostri materiali, già da tempo abbiamo pensato anche a renderli dei validi sostituti dei piani per i banchi scolastici che attualmente vengono realizzati con pannelli a base legno, truciolari, di fibra e multistrato che contengono colle e quindi emettono formaldeide e che sono rivestiti con la tradizionale “formica” che li rende non riciclabili ed il cui smaltimento in discarica è estremamente costoso per la PA.
Invece utilizzando i nostri pannelli, il legno lo si lascia sugli alberi e cosi si contribuisce ad aumentare la capacità di assorbimento del pianeta dell’anidride carbonica, nel contempo, recuperiamo e ricicliamo la plastica anziché mandarla in discarica. Il resto delle materie prime li troviamo sempre in quanto per fortuna l’olio di oliva lo si produce ogni anno.
Non solo, oltre a dare un messaggio, di ecologia e di sostenibilità, agli studenti che vi studieranno sopra, consentiremo alla PA di evitare dei costi di smaltimento dei banchi vecchi, creando le condizioni di un notevole risparmio in fase di rinnovo, dato che noi i vecchi banchi fatti con i nostri materiali li ritireremo direttamente e li ricicleremo per farne dei nuovi. Per cui andremo a scontare l’acquisto dei nuovi banchi del valore della materia prima seconda (MPS) costituita dai banchi vecchi.
Quindi un ciclo completamente virtuoso, in tutti i sensi, non solamente sotto l’aspetto sociale ed ecologico, ma anche sotto quello economico, oggi non certamente trascurabile.
Lanciando così un messaggio di innovazione e di sostenibilità ambientale, cioè di GREEN ECONOMY al 100%, dimostrando che è possibile innovare anche partendo dai rifiuti e da scarti, nel nostro caso industriali ed agroalimentari e creare nuovi posti di lavoro anche e soprattutto al Sud dove noi operiamo, grazie ad un’opportunità offertaci dalla legge sull’Imprenditorialità Giovanile nel Mezzogiorno, che in pratica ha dato a noi giovani, che avevamo le idee e non avevamo i soldi, la possibilità di trasformare un’idea in un progetto e poi un progetto in una realtà produttiva, attenzionata da tutto il mondo e che paradossalmente stenta a decollare a causa della crisi e del maledetto credit crunch.
Per cui, ci sentiamo anche in dovere nei confronti del nostro Paese di ripagare quanto abbiamo ricevuto sottoforma di impegno, imprenditoriale, sociale e civile, cercando appunto, nel nostro piccolo, di dare l’esempio.
Già da tempo lavoravamo su questo progetto e sulla necessità di presentare un nuovo prodotto costituito da un “materiale nuovo” com’è il nostro.
Oggi dobbiamo ammettere che la Sua entrata in scena, la Sua sfida e la Sua scommessa, come Presidente del Consiglio ed il Suo positivo dinamismo, ci ha costretti a dare una fortissima accelerazione al tutto. Ed anche questo noi lo vediamo come un segno molto positivo, di un vero cambiamento da molto tempo atteso ed auspicato in Italia.
Lei magari non ci crederà, ma le foto lo dimostrano, nel senso che inizialmente per i banchi avevamo pensato a dei colori che richiamassero quelli dei “PAMPERS”, con i quali, immaginiamo, che anche Ella si è cimentato fino a qualche anno addietro, proprio per dare l’idea della provenienza del materiale.
Ma tra questi colori abbiamo previlegiato anche quello della Sua Firenze, tant’è che il primo prototipo, colorato con due tonalità di viola era destinato a Lei, ma non come Premier bensì come sindaco di Firenze.
Adesso siamo stati invece costretti ad inventarci un pannello dallo spessore TRICOLORE DELLA NOSTRA BANDIERA che, oltre ad essere efficace in termini di arredamento è più consono al Suo nuovo ruolo istituzionale e, inoltre, potrebbe contribuire a fare aumentare tra i nostri studenti anche il senso di appartenenza alla nostra Nazione.
Le alleghiamo quindi alla presente una serie di foto, che per la verità non rendono piena giustizia della qualità del prodotto e dei materiali, scattate ai primissimi prototipi realizzati e dei prossimi pannelli tricolore che andremo a realizzare, nella speranza che nelle scuole rinnovate e nuove, possano essere utilizzati anche questi nuovi materiali verdi ed innovativi, prodotti nel “profondo Sud” e, perché no, simbolo di un nuovo MADE In ITALY..
Lanciando a noi stessi una nuova, l’ennesima sfida, e ad Ella un’altra tra le tante che ha in corso ed avrà nei prossimi mesi. Dato che questo nostro progetto e trasversale a tutta una serie di aspetti che sono al centro della sua azione di “Governo Nuovo” e “SVOLTA BUONA”, e cioè la scuola, la GREEN ECONOMY, le PMI, l’innovazione, il lavoro il Sud, e l’unità del Paese.
Caro Presidente, in conclusione, mi lasci dire che, già nel dicembre 2009, nella qualità di socio della Fondazione SYMBOLA, io ebbi modo di partecipare a Firenze alla presentazione del PIQ Toscana dal titolo “I TALENTI DELLA TOSCANA CONTRO LA CRISI” e di ascoltarla nello splendido Salone dei Duecento nella qualità di sindaco di quella splendida città.
Non penso di chiederle troppo se le dicessi di tenere conto di noi quando deciderà di visitare una scuola in Calabria, a cui noi vorremmo donare alcuni banchi, né di esagerare dicendo di venire a visitare un’azienda rappresentativa del “TALENTO CALABRESE”.
Grazie Presidente e buon lavoro a Lei ed a tutta la Sua squadra.
Con profonda stima e vivissima cordialità
Domenico Cristofaro