Cgil Gioia Tauro, evitare il tracollo del trasporto pubblico locale
E per prima cosa chiediamo a tutti i parlamentari calabresi di attivarsi immediatamente per trovare soluzioni anche alternative per evitare il tracollo del trasporto pubblico locale calabrese. Però sarebbe utile capire i motivi reali di questa decisione perché francamente le dichiarazioni del Presidente della Giunta e dell’assessore ai trasporti stridono fortemente con il fatto che in Consiglio dei Ministri siedono il Ministro dei trasporti, Lupi, ed il Vice-Presidente del Consiglio, Alfano, che sono molto vicini alla giunta calabrese. Abbiamo espresso ripetutamente la nostra preoccupazione sullo stato del trasporto pubblico nella nostra regione, senza mai cedere alla pur facile tentazione della demagogia, ma indicando gli obiettivi su cui puntare per mettere in sicurezza il settore. E per questo abbiamo denunciato più volte ritardi e sottovalutazioni come quelle relative ad un evidente ritardo sulla necessità di una forte e seria riforma del settore con un piano di razionalizzazione, a cominciare dalla costituzione di un’unica azienda per abbattere costi di gestione, consigli di amministrazioni, costi inutili, sovrapposizioni, e via dicendo. E questo andava fatto rapidamente perché solo così si potevano mantenere i servizi per i cittadini e l’occupazione per i lavoratori. Invece la responsabilità della Giunta sta nel fatto di aver perso tempo, con l’approvazione di linee guida al piano regionale dei trasporti non in linea con le esigenze di una regione che, anche in questo settore, rischia il tracollo. Ed infine la responsabilità di questa Giunta sta nel fatto di non aver messo nel bilancio regionale neanche un euro delle proprie risorse in aggiunta a quelle nazionali. Anche qui marcando una differenza con altre Regioni. Ed allora adesso bisogna fare scelte coraggiose che vadano in direzione del mantenimento dei servizi e dell’occupazione. La Giunta regionale ci convochi e ci dica intanto quali risorse aggiuntive mette a disposizione ed in quanto tempo avvia un necessario processo di riforma. Perché il tempo scorre e quello che manca alla fine della legislatura è davvero breve.