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CAPITANERIA DI PORTO GIOIA TAURO SEQUESTRO DI RETE TIPO “SCIABICA” E “STRASCICO”

portate a termine in questi giorni, finalizzate al contrasto della pesca indiscriminata di specie ittica sottomisura per la quale sono state impiegate pattuglie terrestri e unità navali della Guardia costiera. La prima, effettuata nel comune di Gioia Tauro, dove a seguito di posto di controllo sulla strada nazionale veniva individuata un’automobile con a rimorchio un natante da diporto dove all’interno dello stesso veniva rinvenuta una rete da pesca tipo “sciabica” lunga circa 60 metri. Trattandosi di attrezzo illegalmente detenuto, si è proceduto al sequestro amministrativo della stessa con contestuale elevazione della sanzione amministrativa di euro quattromila al proprietario del veicolo. La seconda, compiuta dall’equipaggio della motovedetta CP 827, che ha intercettato nel canale d’ingresso del porto di Gioia Tauro un motopeschereccio intento nell’attività di pesca con rete da pesca tipo “strascico” in violazione alle norme vigenti. L’unità veniva invitata al rientro in porto, dove una pattuglia di terra procedeva al sequestro amministrativo della rete e del pescato, circa 40 Kg di prodotto ittico. I pesci sequestrati, su autorizzazione del magistrato di turno ed a seguito di ispezione sanitaria da parte del veterinario dell’ASP n°5 di Reggio Calabria che ne ha attestato l’idoneità al consumo umano, è stato donato in beneficenza a due enti di beneficienza. Al  capo barca è stata contestualmente elevata sanzione amministrativa di euro quattromila.

 

La terza, sempre nel comune di Gioia Tauro, dove a seguito di segnalazione veniva rinvenuta a bordo di una lancia in vetroresina di colore rosso spiaggiata sull’arenile, un contenitore con all’interno circa 80 metri di rete da pesca tipo “Sciabica” bagnata ed armata con linea di sugheri e piombi. L’attrezzo è stato posto sotto sequestro amministrativo.

Il comandante Tomat ha voluto ancora una volta ricordare che i controlli saranno ancora maggiormente intensificati e sono mirati a salvaguardare il forte fenomeno di depauperamento delle risorse ittiche, causato da una eccessiva, irrazionale e, a volte illegale attività di pesca.