ALL’INIZIO ERA L’ICI, POI ARRIVO’ L’IMU,ED ORA E’ SERVITA LA “SERVICE TAX”
– esenzione abitazione principale , escluso immobili A/1, A/8,A/9;
– esenzione pertinenza immobili C/2, C/6, C/8 massimo una per tipologia;
– esenzione terreni agricoli e fabbricati rurali.
Si è tornati alle vecchie esenzioni ICI, con qualche agevolazione in meno infatti la normativa ICI consentiva l’esenzione di tutte le pertinenze a prescindere dalla categoria catastale.
Mentre l’IMU per i fabbricati strumentali ai fini imprenditoriali rimane immutata e pesantissima (famose categorie D), malgrado la crisi che incombe sulle imprese, tutte o quasi.
Il meglio deve ovviamente arrivare, e cioè dal 01/01/2014 scomparirà l’odiata IMU e la TARES ( l’appena neonata tassa sui rifiuti e i servizi indivisibili , che tanti problemi sta creando ai Comuni con regolamenti e imposizione di scadenze, e quindi il tempo di organizzarsi e il tributo scompare),ed arriverà la “service tax”, con relativi problemi di pronuncia per chi non “spikka” l’inglese. La service tax avrà due componenti: la Tari per la gestione dei rifiuti urbani che sarà commisurata alla superficie e dovrà garantire la copertura integrale del servizio, pertanto la Tari sarà dovuta da chi occupa a qualunque titolo aree suscettibili di produrre rifiuti urbani; mentre l’altra parte, la Tasi è per la copertura dei servizi indivisibili che può essere calcolata sulla superficie o sulla rendita catastale, e pare che sarà a carico sia del proprietario che dell’occupante. Il Governo concederà margini di manovra ai Comuni per tutelare la capacità fiscale degli stessi, entro comunque delle aliquote massime per frenare il carico sui contribuenti.
Dunque all’inizio c’era l’ICI, che venne sostituita dall’IMU che era circa il doppio, che verrà sostituita dalla SERVICE TAX, che a sentire la CGIA, cioè l’Associazione degli imprenditori e artigiani di Mestre, sarà ancora più pesante dei tributi che eliminerà. Sempre peggio.
La riuscita operazione di eliminare l’IMU prima casa, targata da Berlusconi è stata effettuata.
Da ricordare che l’IMU fu istituita dal PDL Berlusconiano, con la collaborazione della Lega Nord, quindi era giusto che come Silvio Berlusconi l’aveva incollata agli italiani, adesso si prodigava a toglierla. E non dimentichiamo che tra le varie promesse deliranti di Berlusconi durante la campagna elettorale (vedi condoni fiscali, condoni edilizi), vi era anche la restituzione dell’IMU prima casa che era già stata pagata, ma in tal caso si trattava, probabilmente, di affermazioni fatte così per giocare,…….. tanto per prendere qualche voto in più !!!
Il tutto mentre il nuovo termine di approvazione del bilancio di previsione 2013 degli enti locali slitta al 30 novembre 2013; si avrà una previsione, addirittura, per l’intero mese di dicembre, “siamo alla frutta”!
Le cose serie sono anche altre, ovverosia dare il via con appositi provvedimenti allo sblocco dei contributi per le imprese, fermi da aprile 2013, relativamente soprattutto all’auto-impiego, e cioè contributi del lavoro autonomo, microimpresa, franchising; e rilevante riattivare il rifinanziamento della nuova Legge Sabatini che con il suo mutuo agevolato può dare respiro e consentire investimenti al mondo imprenditoriale. Visto che malgrado tutto c’è gente che va negli studi commerciali e vuole fare pratiche di contributi ed aprire imprese,il Governo dovrebbe accelerare con primaria urgenza l’attivazione di tali risorse.
I soggetti sotto i 32 anni che si iscrivono per la prima volta alla gestione commercianti e artigiani, godono della riduzione dei contributi INPS del 50%, questa agevolazione era in vigore negli anni 1998-1999-2000; ma che fine hanno fatto questo tipi di incentivi, possibile che tali proposte non albergano più nei cervelli dei nostri politici; concentrati a “clientelizzare” anche i concorsi pubblici per operatore ecologico, o a sottomettere in maniera infame la meritocrazia. FILIPPO SPERANZA