Rosarno Si è costituito il boss Giuseppe Pesce
Mercoledì 15 Maggio 2013 19:00 Si e’ costituito ai carabinieri a Rosarno il latitante Giuseppe Pesce, reggente della cosca Pesce della ‘ndrangheta. E’ accusato di associazione mafiosa. Pesce era latitante da tre anni perche’ ricercato nell’ambito dell’operazione All Inside fatta dai carabinieri contro l’omonima cosca. Nel processo, conclusosi il 3 maggio scorso, Giuseppe Pesce e’ stato condannato a 16 anni di reclusione per associazione mafiosa.
Si è presentato ai carabinieri di Rosarno accompagnato dai suoi legali, gli avvocati Gregorio Cacciola e Benito Infantino. “Basta, sono stanco di scappare, meglio finirla qui”, ha detto Pesce ai suoi difensori, chiedendo loro di accompagnarlo dai carabinieri che lo hanno subito portato nel carcere di massima sicurezza di Palmi. La decisione del capoclan di porre fine alla sua latitanza trae origine, soprattutto, dall’arresto della moglie, Ilenia Bellocco, di 24 anni, bloccata dai carabinieri il 5 maggio scorso con l’accusa di aiutare il marito a tenere i contatti con gli altri affiliati alla cosca. In più, il 16 aprile scorso, i carabinieri avevano arrestato il luogotenente di Giuseppe Pesce, Domenico Sibio, di 35 anni, che avrebbe avuto un ruolo strategico per la latitanza del boss. Attorno al latitante, così, era stata fatta “terra bruciata”. Tanto da indurlo stasera, nella condizione di oggettiva debolezza in cui ormai era venuto a trovarsi, a consegnarsi ai carabinieri. (ANSA).