Crisi economica, Aldo Alessio: UN VOTO “LIBERO”
.Stamattina, nel piazzale antistante la sede della Cgil di Gioia Tauro, un nutrito gruppo di lavoratori disoccupati della Piana discuteva in capannelli sul loro destino di disoccupati cronici e sul futuro delle loro famiglie. Nei loro volti si leggeva l’amarezza, la delusione, il senso di solitudine di un abbandono ingiusto da parte di una classe politica inconcludente che oramai da anni dimostra di essere insensibile e così lontana dai loro reali bisogni. Questi lavoratori, da Gennaio 2013, non percepiscono più l’indennità di mobilità in deroga. Sono circa un migliaio i padri di famiglia della Piana che oggi si trovano in mezzo ad una strada facendo i conti nel quotidiano non solo con la loro sopravvivenza, ma anche a dover rincorrere le cartelle esattoriali comunali e di equitalia. Non parliamo, poi, della condizione dei giovani, oramai inchiodati ad uno stato di disoccupazione cui certo non fa fronte l’inconcludente politica cui siamo abituati. Ci domandiamo: cos’è la politica se non l’arte di agire per ridistribuire la ricchezza e trasformare in meglio la società? E’ normale che il 10% della popolazione nazionale detenga quasi il 50% della ricchezza? L’ultima beffa della “cattiva politica” l’ha ricevuta anche un gruppo di 40 operai gioiesi .Il progetto sulle politiche attive del lavoro, presentato dal Comune di Gioia Tauro, è stato escluso dalla Regione Calabria perché la domanda è stata inviata dal Comune “fuori termine”. Naturalmente nessuno pagherà per questa beffa. Nessuno risponderà per quanto accaduto. Tutti se ne lavano le mani.Gli amministratori avevano altro a cui pensare. Bisognava incoraggiare la partecipazione alle Primarie. E solo per caso vi è stata una pioggia di contributi comunali alle diverse associazioni presenti in Città. Rispetto alla tendenza nazionale del flop delle primarie, la Calabria ha brillato per l’elevata partecipazione alle urne, in controtendenza rispetto alle altre regioni italiane. C’è da sospettare che tutto questo non sia sinonimo di maggiore “democrazia”. Io ho sempre invitato al voto libero. Nelle politiche di cambiamento, di rinnovamento e di rafforzamento del tessuto democratico, un voto “libero” non potrà mai avere lo stesso peso e valore di un voto dato in condizioni di sottomissione.Se il porto di Gioia Tauro rappresenta una porta aperta nel mondo, il PD nostrano è diventato una porta aperta a tutti. Abbiamo visto rinascere alla grande la peggiore forma di politica clientelare che la Città e la Regione abbia mai conosciuto anche in anni lontani. Una Città, da sempre a vocazione di Centro Destra, è divenuta miracolosamente domenica scorsa, una Città di Sinistra. Questo, bellezza, è il nuovo che avanza! Forse sarebbe stato meglio occuparsi di più dei conti pubblici. La Corte dei Conti nel Settembre del 2013, ha accertato “l’inadempimento, da parte del Comune di Gioia Tauro, delle misure correttive richieste”. In sintesi significa che c’è una inefficiente gestione finanziaria dell’Ente Comune. La domanda degli onesti cittadini contribuenti è d’obbligo: è’ lecito sapere se, in questi ultimi quattro anni, il debito pubblico che l’attuale Amministrazione ha ricevuto al suo insediamento ha subito una inversione di tendenza e quindi se si è ridotto (e di quanto?), oppure se è ulteriormente aumentato e perché? Non è ora di parlare pubblicamente delle condizioni finanziarie del Comune? Non è tempo che la Città conosca, in trasparenza, le sue condizioni? Gioia Tauro, 19 Febbraio 2014.
Aldo ALESSIO
già Sindaco di Gioia Tauro