Via della Seta, Russo: “Inserire il porto di Gioia negli accordi tra Italia e Cina”
Il segretario generale di Cisl Calabria invita il premier Conte a riconoscere il ruolo dell’infrastruttura all’interno del Memoradum che si appresta a firmare con il presidente Xi Jinping: “Occasione di rilancio dell’intero Mezzogiorno”
LAMEZIA TERME, 14.03.2019 – “La scelta del governo di sottoscrivere un accordo per aprire una via privilegiata di scambi commerciali con la Repubblica popolare cinese non può che non considerare il porto di Gioia Tauro come uno degli snodi principali degli interscambi futuri tra i due Paesi”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale di Cisl Calabria Tonino Russo che rimarca come “le caratteristiche dell’infrastruttura calabrese ne fanno una naturale porta aperta sul mondo”.
“Credo – sottolinea Russo – che nel corso dell’incontro che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assieme ai vicepremier Salvini e Di Maio, avrà il prossimo 21 marzo con il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping ed incentrato proprio sull’accordo quadro debba essere riconosciuto il ruolo strategico che il porto gioiese può tranquillamente svolgere all’interno del progetto che passa sotto il nome della ‘nuova via della Seta’. Un progetto (Belt and road iniziative) che prevede interventi infrastrutturali e commerciali che la Cina intende avviare mettendo in campo investimenti per mille miliardi di euro e che, prendendo in prestito le parole del presidente Sergio Mattarella, rappresenta ‘una preziosa opportunità per le nostre imprese ed uno strumento per un futuro di crescita e sviluppo’”.
Secondo Russo, “il governo nazionale, che ha più volte annunciato iniziative per il rilancio dell’economia calabrese, non può che favorire l’inserimento del porto Gioia negli accordi che si appresta a firmare con Xi Jinping dimostrando così di voler dare realmente seguito a questi propositi”.
“La posizione geografica che fa della struttura una ‘porta’ nel Mediterraneo – sottolinea – le caratteristiche del porto che ha una zona portuale di 3,2 milioni di metri quadrati, il suo inserimento nella rete Ten-T Core, le potenzialità inespresse, rendono l’Hub una infrastruttura cruciale per la crescita del Paese, del Mezzogiorno e della Calabria”. Per Russo, “è necessario scommettere ora come non mai sullo scalo puntando proprio su questa straordinaria opportunità rappresentata dal progetto ‘Bri’”.
“Sarebbe l’occasione – afferma ancora il segretario generale di Cisl Calabria – per invertire l’attuale tendenza che vede questa realtà vivere una lenta agonia con lo spettro dei licenziamenti delle maestranze e con il crollo dei volumi Teu movimentati. Determinati dalla mancata realizzazione di tanti investimenti annunciati anche dallo stesso governo per dotare il porto di Gioia di tutti quei servizi necessari a rilanciarlo e a farlo competere con altri scali internazionali. Mi riferisco agli interventi programmati per potenziare il retroporto e realizzare opere come il Polo della logistica, il bacino di carenaggio, il collegamento con ferrovia e renderlo gateway ferroviario”.
“Opere e investimenti – aggiunge Russo – che assieme al pacchetto di interventi previsti dalla Zes se interconnessi e rilanciati in concomitanza con gli accordi previsti dal progetto Bri farebbero di Gioia uno strumento di rilancio non solo dell’economia calabrese”. “Invito il Governo – conclude – anche attraverso tutta la deputazione calabrese a credere in questa infrastruttura e a far sì che possa contribuire, proprio grazie a questi accordi italo-cinesi, alla crescita socio-economica dell’intero Paese”.