Un natale senza presepe non sarebbe Natale.
Inizialmente italiana, perché il primo a prepararlo fu San Francesco d’Assisi a Greccio nel 1223, dopo aver ottenuto il permesso da papa Onorio III, l’usanza di allestire il presepe è oggi,diffusa in tutti i paesi cattolici del mondo.
Le prime fonti per la raffigurazione del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e Luca,cosiddetti “dell’infanzia”, che riportano la nascita di Gesù avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme.
Molti elementi del presepe, però, derivano dai Vangeli Apocrifi e da altre tradizioni, come il Protovangelo di Giacomo.
Il presepe tradizionale è una complessa composizione plastica della Navitivtà di Gesù preparata durante il periodo natalizio, in genere l’8 dicembre, vi sono presenti statue formate di materiali vari e disposte in un ambiente ricostruito in modo realistico.
Ci sono tutti i personaggi e i luoghi della tradizione: la grotta o la capanna, Maria, Giuseppe e Gesù Bambino, i pastori, le pecore, il bue, l’asinello e gli angeli.
La statuina di Gesù Bambino viene collocata nella mangiatoia alla mezzanotte tra il 24 e il 25 dicembre, mentre le figure dei Re Magi vengono avvicinate ad adorare Gesù nel giorno dell’Epifania.
Lo sfondo può raffigurare il cielo stellato oppure può essere uno scenario paesaggistico. A volte le varie tradizioni locali prevedono ulteriori personaggi.
In Calabria, precisamente nella Piana di Gioia Tauro, sono stati preparati moltissimi presepi, tra questi un posto di rilievo lo occupa il presepe allestito dall’artista Femina Versace, nella chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù a Cannavà di Rizziconi.
Femina artista dall’animo nobile e delicato con un pezzo di palma morta per il punteruolo rosso, pietre vetro e altri semplici materiali ha creato una vera e propria opera d’arte che emoziona grandi e piccini.
Il presepe potrà essere visitato fino al 6 gennaio
Caterina Sorbara