SS 106, Furgiuele: E’ caso di dire che siamo sulla buona strada

L’individuazione della strada statale 106 come arteria strategica su cui investire finalmente risorse reali, rappresenta un cambio di passo del governo del paese rispetto ad una priorità sulla quale non pochi governi si erano esercitati poco piu’ che verbalmente, quando non propagandisticamente.
Non è un caso che i ministri Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti abbiano fatto della ss 106 una priorità, recependo il grido di disperazione dei territori dalla stessa interessati, ma anche gli appelli della sana imprenditoria e degli amministratori.
I soldi ci sono, dunque, non rimarranno sulla carta ma saranno impiegati secondo un cronoprogramma che, a mio modo di vedere, subirà variazioni soltanto ‘in melius’, e che restituirà al versante ionico dignità e autorevolezza nello scacchiere dei collegamenti e del traffico dei commerci.
Della ss106 la Lega ha sempre fatto una questione programmatica nella convinzione granitica che continuare a privare di collegamenti efficienti una parte nobile del paese dotata di straordinaria capacità produttiva e di un’agricoltura all’avanguardia, senza contare il suo potenziale turistico, fosse un errore che ci faceva sfugurare anche agli occhi dell’Europa.
Un errore che nel corso degli anni le pastoie burocratiche, unite al carattere ballerino di certi esecutivi, hanno ripetuto senza curarsi degli appelli provenienti dal territorio.
Appelli, come dicevo, recepiti, valorizzati dall’ascolto che Matteo Salvini mi ha sempre dato e ha sempre dato alla realtà ionica perché lungo questa fascia l’Italia tutta, e non solo la Calabria, si gioca una partita fondamentale in Europa.
Il tratto Sibari-Corigliano Rossano si farà e avrà importanza e attenzioni come quello tra Crotone e Catanzaro.
I lavori saranno appaltati in maniera spedita perché ci sono 3 miliardi veri nella legge di bilancio 2023 e soprattutto un dispositivo interministeriale tale da garantire che procedure e tempi siano rispettati.
Siamo sulla buona strada, è il caso di dire, con buona pace di gufi e di certe forze politiche, le quali probabilmente speravano che noi ripetessimo le loro “prodezze” al governo, vedi appunto quella di prendere in giro i cittadini sulle opere di riammodernamento e di qualificazione della 106 ionica.