Spot shock Klaus Davi muore per denunciare la mala sanita’ al Sud
E’ on line uno spot shock di Klaus Davi realizzato per protestare contro la distruzione della sanità in Calabria e mandato in onda in concomitanza con la manifestazione unitaria dei sindacati nella città dello Stretto. Il corto realizzato presso l’ospedale Locri, oggetto di numerose polemiche e inchieste giornalistiche, e riprende il giornalista con una fascia viola con su la scritta ‘sanità calabrese’ . Montato e prodotto dal regista Ambrogio Crespi e chiaramente ispirato ai controversi video della rockstar Marylin Manson , il mini documentario inizia con un atto di accusa del giornalista al governo (‘il sud sta morendo e non frega nulla a nessuno’) ma anche ai due commissari nominati dal ministro della sanità che ‘si rifiutano di girare la Calabria e pensano che qui ci siano solo mafiosi’. Sullo sfondo si vede il nosocomio e una auto station wagon con una bara aperta. Più volte l’obiettivo inquadra la targa incisa nella bara con la dicitura ‘Ospedale di Locri’. Il massmediologo viene caricato sulla bara e trasportato via per essere trasportato al ‘funerale della sanità al sud’ . Il corto chiude con un claim inequivocabile “Distruggere la sanità significa annientare un popolo. Uno stato che consente la morte di una regione non è degno di questo nome.” Lo sfondo descrive una Locride suggestiva ma desolata e abbandonata ai suoi destini.