“Gerardo Sacco”, ha detto tra l’altro il primo cittadino dell’incantevole località del Reventino, “ha arricchito la nostra vita due volte: con i suoi gioielli e con la sua umiltà, qualità che lo ha sempre distinto e che attraversa tutto il libro”.
Una valutazione condivisa da Florindo Rubbettino, che ha sottolineato “la statura dell’uomo Sacco, pari a quella artistica e alle creazioni che hanno reso famoso questo calabrese in tutto il mondo”.
“Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita” è stato presentato da Mario Caligiuri, che ha messo a fuoco non solo “l’emozionante e, per molti aspetti, straordinario percorso esistenziale di Sacco, che le pagine di questo bellissimo lavoro consentono al lettore di apprezzare pagina dopo pagina”, ma anche “il forte profilo educativo che rende quest’opera ancora più preziosa”, confermando come “attraverso l’impegno e l’intelligenza, sia possibile invertire il verso della ruota del destino”.
Per Caligiuri “Sono Nessuno! Il mio lungo viaggio tra arte e vita”, in definitiva, è il frutto di “un felicissimo connubio, dal quale è scaturito un risultato di rara efficacia: quello tra un orafo tra i più geniali e originali del mondo e una penna tra le più eleganti del giornalismo meridionale, che sta incontrando consensi crescenti, calamitando l’attenzione dell’opinione pubblica e sollecitando sia una partecipazione emotiva, sia uno spirito emulativo, soprattutto tra i giovani, fuori dal comune”.
“Se”, ha concluso Caligiuri, “Gerardo Sacco non ha potuto studiare, come avrebbe ardentemente desiderato, ha raggiunto il successo coltivando l’immaginazione e imparando a decifrare, come mai nessuno è riuscito a fare, le tracce della Magna Grecia così come della storia e dell’identità calabrese, facendole conoscere in ogni dove”.
Gli interventi finali di Francesco Kostner e Gerardo Sacco hanno concluso una serata molto partecipata, al pari di quella organizzata il 27 agosto, con il principe dei parolieri italiani, Giulio Rapetti Mogol, rimasto letteralmente stregato dalla bellezza di Soveria Mannelli e dal valore dell’iniziativa culturale, giunta alla ventitreesima edizione.
Domani alle 18, sempre nella biblioteca “Michele Caligiuri”, “Essere a Soveria” darà il benvenuto al critico d’arte Vittorio Sgarbi. E’ scontato immaginare una serata scoppiettante. Come solo l’intellettuale ferrarese è in grado di assicurare.