Sicilia, intercettazioni su Borsellino tra Crocetta e medico. Marziale: Sordita’, occasione persa per mostrare a giovani con chi stare
16 LUGLIO 2015 – “Commentando tra adulti le intercettazioni dove il medico del governatore siciliano, Rosario Crocetta, afferma allo stesso che Lucia Borsellino andrebbe fatta fuori come il padre, il figlio adolescente di un amico chiede cosa mai abbia fatto quest’uomo. Glielo ho spiegato dicendogli che Paolo Borsellino è stato un magistrato come pochi ne esistono oggi, che non ha avuto paura di lottare contro uomini indegni di essere definiti tali e l’ha fatto con quella dirittura morale che agli stessi non poteva dare che fastidio, abituati come sono a strisciare alla stregua di invertebrati. Ecco, al giovanotto ho detto che Paolo Borsellino aveva la schiena dritta”: è la dichiarazione del sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, rispetto alle anticipazioni del settimanale l’Espresso, che pubblica l’intercettazione intercorsa tra il presidente della Regione Siciliana ed il suo chirurgo plastico, oggi agli arresti.
“Tutti abbiamo il dovere di tramandare alle giovanissime generazioni le pagine buie di Palermo e loro hanno il sacrosanto diritto di conoscerle – incalza Marziale – perché l’antidoto alla mafia è la verità, quella che vede due inimitabili giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, autentici eroi della democrazia e rovescio della medaglia di chi, come quel signore che voleva far fare la stessa fine del padre a Lucia Borsellino, non dovrebbe nemmeno osare di menzionarli non avendone la caratura”.
Il presidente dell’Osservatorio conclude: “Non entro nel merito dei risvolti politici, ma al governatore Crocetta che asserisce di non avere udito la frase pronunciata dal suo amico, domando di chiedere scusa agli adolescenti di oggi per la temporanea sordità che gli ha fatto perdere l’occasione di difendere un patrimonio delle coscienze da collocarsi ben oltre la perimetria dell’isola”.