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Si è concluso il Congresso di Audiovestibologia all’Università Magna Grecia di Catanzaro

Il Convegno organizzato dal prof. Chiarella, ha riunito i più importanti esperti di Audiologia, Vestibologia e delle diverse Discipline Internistiche.

Il bilancio di questi due giorni ha registrato confronti costruttivi tra esperti di discipline differenti ed un profondo interesse scientifico verso nuovi scenari, che certo costituiranno il punto di partenza per future e rilevanti prospettive nell’attività di ricerca.

Il prof. Giuseppe Chiarella, organizzatore e responsabile scientifico del Congresso, è estremamente soddisfatto: “è stata una straordinaria occasione quella di avere insieme nello stesso posto colleghi che sono riferimenti della Medicina nazionale e internazionale. Siamo andati ben oltre le mie migliori previsioni, il nostro Ateneo è stato teatro di proficui scambi di opinioni tra i Colleghi, e sono felice abbiano accettato il mio invito a Catanzaro, a testimonianza che l’attività clinica e scientifica della nostra Università la rende tutt’altro che periferica. Sono sicuro che sulle direzioni suggerite dai confronti di queste due giornate partiranno importanti progetti scientifici multicentrici, facilitati dal clima collaborativo che ha caratterizzato il convegno”.

La nostra Università ha un importante ruolo non solo nella crescita dell’immagine della sanità calabrese; il nostro evento è stato infatti preceduto, di un solo giorno, da quello che ha visto il conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Giurisprudenza al Prof. Robert Alexy, Emerito di Diritto pubblico e Filosofia del diritto presso l’Università “Christian Albrecht” di Kiel (Repubblica Federale di Germania). Ed infatti, in apertura dei lavori, l’intervento del Magnifico Rettore, Prof. Giovambattista De Sarro, ha proprio registrato come questo Congresso costituisca la prova che alla base del successo e del ruolo della nostra Istituzione debbano sussistere il dialogo e l’unione, in un momento storico in cui molto sembra andare in direzione contraria.

Questo convegno ha offerto una lettura a trecentosessanta gradi della patologia dell’udito e dell’equilibrio e dei suoi collegamenti con gli altri sistemi dell’organismo, proposta dagli esperti di Audiologia e Vestibologia, ma nel continuo confronto con Cardiologi, Endocrinologi, Diabetologi, Nefrologi, Ginecologi, Neurologi e Psichiatri, Neuroradiologi e Geriatri, per prendere coscienza che sintomi come la vertigine, l’ipoacusia e l’acufene possono essere espressione di condizioni che si trovano anche all’esterno dell’orecchio.

In particolare, due approfondimenti specifici hanno riguardato le conseguenze audiovestibolari nei disturbi respiratori del sonno e gli effetti sull’organismo dell’esposizione a rumore. La crescente attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità verso l’inquinamento acustico e le nuove linee guida OMS per il rumore, recentemente presentate ai 28 rappresentanti dei paesi dell’Unione Europea, sono state oggetto di un focus cui è seguito un confronto che ha prospettato nuovi scenari di ricerca per le nostre Università, condivisi dagli esperti presenti, tra cuiil Presidente della Società Italiana di Audiologia e Foniatria.

“La multidisciplinarietà e la condivisione sono la chiave – conclude il Prof. Chiarella – affinché l’Università sia il luogo privilegiato della formazione e della ricerca scientifica, i cui effetti non possono che riflettersi nell’attività clinica quotidiana, perché questo deve essere lo spirito che deve animare gli eventi scientifici, compresi quelli dei quali sono responsabile. Come ha sottolineato il Magnifico Rettore, il nostro Ateneo è ora più aperto che mai al territorio, cosciente del proprio ruolo in un momento in cui è forte l’impressione che, sottotraccia, si voglia modificare questa funzione, che rimane quella di essere una eccellente Istituzione ed una risorsa irrinunciabile per la nostra Calabria.