Sarà in grado la nostra Sanità di cambiare passo ?

Dopo questi ultimi mesi in cui le tristi notizie legate all’evolversi del corona virus hanno inevitabilmente condizionato l’umore d tutti, l’arrivo di qualche buona notizia non solo è gradita ma è anche necessaria. Proprio allo scadere del tempo concesso dal Governo, la Calabria ha presentato il documento di programmazione per il riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid-19. Il Piano, allegato al DCA n.91 del 19 giugno scorso, è stato predisposto con il supporto del Dipartimento tutela della Salute e fa riferimento all’art. 2 del Decreto legge n.34/2020 voluto dal Governo per potenziare e strutturare la rete ospedaliera in relazione alle necessità derivanti dall’emergenza Covid-19 e, più in generale, anche ad altre eventuali problematiche infettive di tipo epidemico. Per raggiungere questo obiettivo, il Governo assegna alle Regioni ingenti risorse vincolate per interventi di adeguamento dell’edilizia sanitaria, per l’acquisto di attrezzature diagnostiche e terapeutiche, per l’assunzione di nuovo personale, per il potenziamento del servizio di soccorso avanzato. Il Piano, predisposto dalla nostra Regione, è stato ora inviato al Ministero della Salute per l’approvazione, che dovrà avvenire entro un arco temporale di trenta giorni. Tempi certi, quindi, e precise azioni programmate per la realizzazione delle quali il Governo ha preteso che fossero accompagnate dal corrispettivo quadro economico di spesa.

In un silenzio mediatico che non riusciamo a comprendere, la Calabria potrà così contare su oltre 50 milioni di euro aggiuntivi per questa emergenza. Si tratta sicuramente di una grande opportunità per riqualificare e potenziare i servizi d’emergenza che dovranno essere concepiti, così come richiesto dal Governo, “in modo flessibile”, per consentire il loro utilizzo anche in regime di normale attività ospedaliera.

Nel documento di programmazione regionale, approvato con DCA n.91 del 18 giugno scorso, per l’ Ospedale di Locri è previsto il potenziamento delle terapie intensive, da allocare al terzo piano del presidio, con la realizzazione di 8 nuovi posti letto di terapia intensiva e l’adeguamento di altri 4 posti di sub-intensiva, per un costo complessivo di 1 milione e 300 mila euro necessari per far fronte ai lavori di ristrutturazione, di ampliamento e di adeguamento dei locali e per l’acquisto delle attrezzature elettromedicali necessarie; è previsto l’ampliamento ed il potenziamento, al piano terra, del Pronto soccorso, con spazi ed aree dedicate alle fasi di attesa, visita e destinazione dei pazienti, ben distinte tra percorso standard e percorso Covid-19, anche per l’area pediatrica; il Pronto soccorso dovrà essere dotato di attrezzature diagnostiche autonome, tra cui anche una TAC dedicata. Per questi interventi è previsto un finanziamento di 800 mila euro. Il personale da assumere per il potenziamento delle terapie intensive è quantificato in 8 medici, 19 infermieri e 9 OSS e, allo scopo, sono assegnate le risorse necessarie.

Il Decreto Legge del Governo, che assegna questi finanziamenti aggiuntivi, prevede anche che le procedure burocratiche siano snellite e rese molto più veloci. La Regione, una volta approvato il Piano da parte del Ministero della Salute, potrà da subito contare sulle risorse assegnate che avranno uno specifico capitolo di spesa vincolato e, come tali, dovranno essere anche rendicontate a parte.
Sarà in grado la nostra Sanità di cambiare passo ? Pensiamo che adesso non ci possono essere più alibi e che occorre solo vigilare perché questi finanziamenti siano spesi bene e che la gestione di quanto programmato si realizzi nei modi e, soprattutto, nei tempi previsti. E’ una grande opportunità che la nostra Regione ed il nostro territorio non possono permettersi di perdere.