Reggio, incontro sulla letteratura Basca
“L’identità basca è esclusivamente culturale, non politica. È basco chi si sente basco, chi vuole esserlo, chi condivide i valori e le tradizioni dei baschi. Da noi si dice che dove c’è un basco, c’è il popolo basco, ed ogni basco è chiamato ad essere ambasciatore della propria cultura”.
Così Marie Antoinette Goicolea, ha affermato, nel corso dell’incontro che l’Associazione Culturale Anassilaos, qualche giorno fa, ha dedicato alla poesia basca e al Bertsolarismo.
Introdotta da Giacomo Marcianò, Coordinatore dell’Associazione, la studiosa si è particolarmente soffermata sulla lingua e sulla letteratura basca, con particolare attenzione alla letteratura orale ricchissima che continuò ad essere prodotta anche dopo l’invenzione della stampa.
Il Bertsolarismo, ha rilevato la relatrice, di tale letteratura, rappresenta l’espressione più alta e popolare.
Il bertsolari è un poeta che compone versi improvvisando e cantando, senza accompagnamento musicale. Ha uno spirito vivo e reattivo, grande fiducia in se stesso, grande cultura, memoria prodigiosa, rapidità mentale senza eguali, padronanza assoluta della lingua euskara, grande creatività, capacità di contare le sillabe automaticamente in base alla metrica richiesta. Gli aspetti tecnici del bertso sono infatti metrica, rima e tonalità, ma la qualità del bertso si riflette nella forza del ragionamento e nel valore poetico-retorico.
Al giorno d’oggi – ha proseguito la relatrice – esistono le bertso-eskolas, scuole di bertsolarismo, corsi estivi nelle varie università, nonché corsi nella scuola dell’obbligo perché comporre versi allo stile dei bertsolari è considerato un ottimo strumento didattico per un miglior apprendimento della lingua basca, per sviluppare la memoria e l’immaginazione, nonché per abituarsi a parlare in pubblico. Il “bertsolarismo è una tradizione molto popolare e molto seguita. La fama dei più grandi bertsolari supera quella degli artisti baschi di ogni altro ambito. I nomi dei più famosi rimane nella memoria collettiva: si ricordano i bertsos di Zabala, Amezketarra, Xenpelar, Txiki. Mentre Andoni Egaña rappresenta il bertsolarismo moderno con nuovi temi e nuove metriche. Esiste un campionato assoluto dei bertsolari, che viene celebrato ogni quattro anni – il prossimo appuntamento è fissato per domenica 17 dicembre al Bilbao Exhibition Centre di Barrakaldo (Bizkaia), il più grande centro fieristico del nord della Spagna. Al vincitore va simbolicamente in premio una txapela, il noto copricapo che in Italia si chiama, non a caso, basco. in si chiama basco.
La cultura basca resiste tra le culture maggioritarie che tentano o vorrebbero farla sparire. Rappresenta un modello alternativo e controcorrente in un mondo uniformato e globalizzato quale l’attuale.
Caterina Sorbara