Rassegna teatrale Fondazione Girolamo Tripodi – Spettacolo Si può pensare all’amore in questa notte – Omaggio a Emilio Argiroffi
Promossa dalla Fondazione Girolamo Tripodi, continua la Rassegna teatrale “Oltre i Confini: Voci di Resistenza e Speranza, Storie di Lotta e Solidarietà”; ovvero, momenti di teatro sulla guerra, la giustizia, la condizione femminile, l’immigrazione, Emilio Argiroffi e la Palestina. Il programma prevede lo svolgimento di sei eventi, di cui l’ultimo in calendario con la partecipazione straordinaria di Moni Ovadia si svolgerà al Cine Teatro Odeon.
Il prossimo evento sarà lo spettacolo
“SI PUO’ PENSARE ALL’AMORE IN QUESTA NOTTE?”
con Cinzia Messina e Daniela Scuncia
Un omaggio al sen. Emilio Argiroffi, in programma a Reggio Calabria per Venerdì 13 dicembre 2024 alle ore 18,30 al Cine Teatro Metropolitano, Via Nino Bixio n. 44.
In questa performance il duo Carte Et Diem composto da Cinzia Messina e Daniela Scuncia, che nell’occasione sarà accompagnato dal clarinetto basso Daniele del Grande, presta la voce e l’interpretazione a uno dei più grandi poeti italiani: quella di Emilio Argiroffi, medico nella Piana di Gioia Tauro, politico (Senatore del PCI per tre legislature, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena e Sindaco di Taurianova), sempre impegnato con la sua poetica a fare da lente di ingrandimento per ciò che resta nascosto e celato dall’indifferenza e dall’egoismo, ovvero la mancanza di diritti umani e sociali.
Il titolo dello spettacolo che si pone come teatro civile, è un omaggio non solo ad una delle più intense poesie di Emilio Argiroffi, ma come tributo al suo modo d’intendere la poesia. Argiroffi ha scritto versi in cui trapela un’attenzione profonda alla vita materiale e quotidiana degli uomini, a ciò che non permette di vivere pienamente e dignitosamente, ovvero l’ingiustizia e il sopruso. I versi di Argiroffi hanno così una connotazione politica nel senso di un’aderenza alla ribellione nei confronti delle prepotenze e prevaricazioni del potere.
La sua poesia ha saputo anche cantare l’eros e gli indelebili segni lasciati dai desideri e dagli slanci del corpo, vissuto come un continente sempre nuovo da esplorare.
La performance così racconta l’uomo, il poeta, il pittore, il politico Argiroffi, lo fa mescolando immagini e parole, musiche e suoni. Attingendo all’intervista rilasciata al giornalista Paolo Bolano, ad alcune sue letture sceniche presso il teatro dell’associazione QuartiereDue di Cosenza, senza dimenticare il momento iniziale quando l’immagine del poeta viene evocata insieme alle note scritte appositamente da Ennio Morricone su sue Poesie Notturne.
Le sue poesie accompagnano i diversi tratti della sua poliedrica personalità ed esplorano da diverse angolazioni il suo modo di fare poesia dall’epica delle Pescatrici del piano delle fosse alla poesia dedicata a Che Guevara fino alle liriche intimistiche che chiudono lo spettacolo.
Argiroffi ha saputo cantare la vastità dei pensieri e come tutti i grandi poeti ha saputo molto ascoltare, molto sentire, ogni ritmo, ogni colore, ogni amore.
Reggio Calabria, 11.12.2024
FONDAZIONE GIROLAMO TRIPODI