Raggiunto l’accordo Mipaaf – Regioni sulla Politica Agricola Comune 2014/2020
con il Ministro Maurizio Martina e gli Assessori all’Agricoltura di tutte le regioni italiane. Le risorse destinate alla Regione Calabria ammontano mediamente a 245 milioni annui per complessivi 1 miliardo e 223 milioni. “Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto con il Mipaaf – ha affermato l’Assessore Trematerra – anche se consapevoli che la Calabria avrebbe meritato qualcosa in più. Ma sarebbe insensato non tener conto della notevole riduzione delle risorse assegnate al sistema di pagamenti diretti rispetto alla programmazione 2007/2013. Adesso, attraverso le risorse a noi assegnate, e dopo un’analisi ed una riflessione accurata, siamo pronti a compiere scelte che dovranno essere fondamentali per il futuro prossimo dell’agricoltura calabrese, puntando a rafforzare alcuni tra i settori che riteniamo strategici per l’intera economia della nostra regione. Riteniamo rilevante, inoltre, il ruolo centrale che questo accordo assegna all’incentivazione dell’occupazione giovanile, così come la particolare attenzione riservata alle zone di montagna o comunque svantaggiate. Per quanto ci riguarda – ha precisato l’Assessore – siamo nella fase più delicata della nuova programmazione dei fondi comunitari, alla quale ci stiamo dedicando anima e corpo, per presentare al più presto alla Commissione Europea un programma che sia efficace, snello ed attento alle istanze dei nostri territori e del mondo rurale calabrese”. L’intesa è stata raggiunta sul testo base del Ministero, assumendo le modifiche unitarie proposte dalle Regioni. Tra le principali decisioni prese, la ripartizione degli aiuti accoppiati, per i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico e seminativi, olivicoltura. “È proprio quest’ultimo un settore per il quale ci aspettavamo delle risposte – ha aggiunto Trematerra – che, seppur non nella misura adeguata, sono arrivate dalla conclusione delle trattative”. Molta attenzione è stata rivolta ai giovani ed all’occupazione: per incentivare il lavoro giovanile, è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro. “Si tratta –ha proseguito Trematerra – di una risposta importante alle aspettative di una regione che crede e punta tantissimo sulla politica di ringiovanimento di un comparto caratterizzato da un’età media ancora troppo alta, nonostante i buoni risultati ottenuti con la programmazione 2007-2013”. Complessivamente l’accordo sugli aiuti accoppiati alle colture, considerando anche gli aiuti al settore zootecnico, porterà alla Calabria circa 42 milioni di euro annui. “La ripartizione degli aiuti accoppiati – ha puntualizzatoTrematerra – consentirà alla nostra Regione di mitigare gli effetti negativi derivanti dalla riduzione delle risorse a livello comunitario. Infatti gli aiuti specifici all’olivicoltura, comparto particolarmente colpito dalla riforma, garantiranno mediamente un aiuto ad ettaro di circa 200 euro”. Anche le leguminose da granella ed il grano duro beneficeranno di aiuti accoppiati al fine di promuovere modelli gestionali virtuosi dal punto di vista ambientale, basati sulla alternanza delle colture. “Lavorando alacremente sulla definizione delle linee di intervento del secondo pilastro – ha conclusol’Assessore – sarà adesso possibile programmare un usocomplessivo delle risorse del primo e del secondo pilastro in maniera coerente e sinergica per massimizzare i benefici per gli agricoltori calabresi”.