Raccolta rifiuti a Marina di Gioiosa. Inaccettabili le pretese del Sindaco Femia
Locride Ambiente Spa e l’Amministrazione comunale di Marina di Gioiosa Jonica si sono incontrati, per affrontare urgenti tematiche relative alla convenzione tra società ed ente. Spiace rilevare che il confronto non abbia prodotto risultati positivi. Si registra una distanza di posizione, che rischia di diventare siderale. Locride Ambiente SpA si vede contestare dal sindaco Femia disservizi, che non sono assolutamente da addebitare alla società. Il particolare fa ipotizzare o una cattiva informazione di cui il primo cittadino di Marina è stato destinatario, oppure una non completa consapevolezza da parte del Sindaco delle problematiche che affliggono molti centri del comprensorio, compreso quello che amministra. Accade che l’ente comunale stigmatizzi le modalità di raccolta dei rifiuti, manifestando una chiara disconoscenza della situazione. Ci si trova costantemente alle prese con minacce di diffida e con la formalizzazione di ordinanze con le quali si intima di provvedere a servizi che, talvolta e si sottolinea talvolta, non possono essere effettuati, in ragione di oggettive situazioni impeditive. Se, ad esempio, viene bloccato l’impianto di conferimento regionale, chiunque operi nel settore della raccolta rifiuti sa di dovere a sua volta stoppare o rimodulare i tempi del servizio. Non è una volontà in difetto della società, nè una incapacità della stessa ad erogare correttamente la prestazione. Lo si è detto e ribadito più volte, ma in comune, a Marina di Gioiosa, non lo si vuole, evidentemente, capire.
Non è solo questo a dispiacere. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha caldamente inviato la Società a modernizzare il parco mezzi. Una richiesta che non ha bisogno di essere fatta, perché le capacità di investimento e di intervento di Locride Ambiente sono ampiamente conosciute e riconosciute, ma che soprattutto non può essere avanzata, in forza di un particolare che al primo cittadino sfugge: se i comuni non pagano la società, per quanto riesca ad operare in termini di investimenti, non si azzarda a programmare spese che vadano oltre i margini di azione possibile. A tal proposito apprezzabilissimo è stato l’intervento del presidente del Consorzio Locride Ambiente, Vincenzo Loiero, il quale ha chiarito nettamente la situazione e ha respinto i ragionamenti del sindaco Femia. Rimanendo in tema di pagamenti, il comune di Marina di Gioiosa, il cui primo cittadino si ostina a sostenere che nulla deve alla Società, ha una media di morosità di oltre 555 giorni, per una somma di 750 mila euro. E’ retorico chiedersi come sia possibile pretendere investimenti da un creditore cui si deve una somma così ingente. Eppure. Ma non basta. E’ utile ricordare che il comune di Marina di Gioiosa ha sottoscritto inizialmente un contratto per la raccolta stradale. Mantenendo quella formula contrattuale, ha chiesto e ottenuto che Locride Ambiente provvedesse anche alla raccolta porta a porta. Basterebbe questo a dimostrare la disponibilità dell’azienda. Ed invece si pretende di far passare per buone ragioni inesistenti. Per essere chiari, il comune di Marina vorrebbe il servizio completo gratuito. Inaccettabile, tanto che la società nel recente passato è stata costretta a chiedere l’ingiunzione di pagamento. Nell’incontro che ha visto le parti a confronto è arrivata anche la richiesta di sospendere l’atto. Vista la situazione, però, il management dell’azienda non se la sente di tornare sui suoi passi. Per fare ciò dovrebbe avere garanzie assolute. E non va in questa direzione, di sicuro, l’annuncio dell’amministrazione comunale, formalizzato con atto ufficiale, attraverso il quale si informa che dal 10 agosto prossimo, Marina di Gioiosa provvederà da sola al servizio di raccolta, e che non si avvarrà dell’opera di Locride Ambiente. E’, però, notizia dell’ultima ora, giunta mentre viene redatta questa nota stampa, la proroga del servizio al 31 agosto prossimo. Sul punto l’azienda si limita ad evidenziare il dato di cronaca, evitando riflessioni che sarebbero, comunque, lecite. Una, però, la si potrà accogliere: dal 2011, anno di scadenza del contratto, il comune di Marina di Gioiosa Jonica ha raggiunto il record di decine e decine di proroghe. Un piccolo riferimento numerico, che spiega tante cose.
In ogni caso va chiarito che la società non si straccerà le vesti nel caso Marina di Gioiosa revocasse la convenzione. Anzi, si eviterebbe l’impegno di dover proseguire un lavoro senza certezza di pagamento, visto il già consistente importo dovuto, la cui esistenza, per quanto l’avvocato Femia si ostini a negare, rappresenta, documenti contabili alla mano, la prova della pazienza della società e autorizza Locride Ambiente SpA ad adottare un comportamento di rigore e di assoluto rifiuto ai desiderata inopportuni del sindaco. Infine, suona come atto di scarsa sensibilità istituzionale la pratica di affidare le critiche contro Locride Ambiente ai social. Un metodo, sbagliato in partenza, non condivisibile e in spregio anche alla semplice parvenza di considerazione di una controparte. Assenza di stile, insomma, eppure la stessa critica è stata immeritatamente rivolta ad un dirigente di Locride Ambiente, definito, in camera caritatis, ‘’cafone’’. Lasciamo all’opinione pubblica il compito di paragonare i comportamenti e capire se la qualificazione data ad un onesto e competente componente del team dirigenziale sia legittima (la società è certa del contrario) e se chi l’ha usata, abbia la titolarità per farlo. Certo è che, stante questa situazione, sarà Locride Ambiente a chiudere ogni rapporto con il comune di Marina di Gioiosa Jonica e ad avanzare le sue, quelle si giuste, richieste.
DISTINTI SALUTI
SIDERNO, LI’ 7 AGOTO 2020
LOCRIDE AMBIENTE SPA
UFFICIO STAMPA