Qui si fa l’Italia o si muore

La frase “qui o si fa l’Italia o si muore” attribuita a Giuseppe Garibaldi, pronunciata in Sicilia nel corso della spedizione dei Mille, ripresa nel corso di una manifestazione politica da Giorgia Meloni, dà il senso concreto, reale, della grave situazione economica, sociale ed istituzionale in cui versa la nostra Nazione. Qui, in Calabria, nel Meridione ma anche nel Centro Nord non funziona niente. I governi che si sono succeduti da una quarantina d’anni a questa parte non solo non hanno fatto bene ma, paradossalmente, con le loro riforme e riformine, sono riusciti a distruggere o a farle funzionare male un po’ tutte le istituzioni. La sanità, la giustizia, la sicurezza, la scuola, che sono alla base del vivere civile, dire che funzionano e che danno risposte in modo adeguato alle giuste aspettative dei cittadini equivale a dire una corbelleria. Se la gente, tanta, nonostante l’aggressione veemente dei mass media fortemente politicizzati, si è aggrappata, nelle recenti elezioni politiche, ad una giovane donna, leader della Destra Sociale Italiana e dei Conservatori e Riformisti Europei, dandole forza e sostegno, significa che la gente è stanca, non si fida più dei soliti noti. E allora, cara Giorgia, ora o mai più. Qui o si fa l’Italia o si muore! Nel senso che la nostra Nazione va rifondata in tutto e per tutto e questa opportunità, questo onore, il destino pare l’abbia assegnato a Te. Certamente non è una cosa facile non tanto e non solo per i partiti di opposizione ma anche, e soprattutto, per i partner governativi non sempre portatori di nobili interessi ma la tua riconosciuta caparbietà, la tua determinazione fa ben sperare. Se dovresti fallire, Dio non voglia, c’è il rischio concreto che la nostra amata Nazione sprofondi nell’anarchia e nel sottosviluppo.
Nicotera, 20.01.2023
Enzo Comerci