Potere al Popolo sul Poliambulatorio di Villa San Giovanni
Nei giorni scorsi, al poliambulatorio di Villa San Giovanni è stato affisso un avviso che annuncia la chiusura del punto ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e del PUA (Punto Unico di Accesso). Si tratta di servizi di fondamentale importanza e che tra l’altro, oltre Villa, si rivolgono ad un’utenza di ben 13 comuni limitrofi (Bagnara, Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, Sant’Alessio d’Aspromonte, Sant’Eufemia d’Aspromonte, San Procopio, San Roberto, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Sinopoli), i quali saranno ora costretti a rivolgersi tutti al distretto sanitario di Viale Amendola a Reggio Calabria, sovraccaricando la struttura del Distretto 1, costretto così a prendersi carico di tutti i pazienti dell’Area dello Stretto.
L’ennesima beffa per pazienti e cittadini che assistono ogni giorno inermi al progressivo smantellamento della sanità pubblica. Il mancato turn over non garantisce infatti l’adeguamento al pensionamento del personale, e la scadenza delle convenzioni con le figure sanitarie preposte all’assistenza domiciliare integrata contribuisce a definire questo quadro desolante.
L’ADI rappresenta un servizio fondamentale per tantissimi malati, adulti ed anche bambini, che necessitano di prestazioni sanitarie a domicilio (fisioterapia, infermieri, logopedisti, ecc.). Il PUA garantisce invece ai pazienti cronici che hanno bisogno di cure continue l’accesso alle residenze sanitarie assistenziali e alle case protette. Il nostro è ormai un territorio che giorno dopo giorno si vede scippato di servizi di fondamentale importanza. Continuiamo a ribadire con forza che bisogna rafforzare i servizi territoriali e non tagliarli: la sanità calabrese ha bisogno di politiche serie che puntino a rafforzare il sistema sanitario, e non a smantellarlo!