Palmi, convegno: Il ruolo dell’avvocatura nell’ambito dell’ordinamento giudiziario
Il ruolo dell’avvocatura nell’ambito dell’ordinamento giudiziario e i vari aspetti delle deontologie di magistrati e avvocati sono stati i temi trattati nell’ambito del convegno organizzato dall’Ordine degli avvocati di Palmi, col patrocinio dell’Unione degli Ordini forensi della Calabria. Articolato in due sessioni, l’incontro ha registrato il confronto tra la rappresentanza del Consiglio superiore della magistratura, presente con il vice presidente Giovanni Legnini e i componenti Luca Palamara e Paola Balducci e i vertici della magistratura del distretto reggino con Luciano Gerardis, presidente della Corte di Appello, Concettina Epifanio, presidente del Tribunale di Palmi, Bernardo Petralia, procuratore generale e Ottavio Sferlazza, procuratore della Repubblica di Palmi. Per l’avvocatura hanno articolato gli interventi i rappresentanti del Consiglio nazionale forense Celestina Tinelli e Michele Salazar, il presidente dell’Unione regionale forense e del Coa di Palmi Francesco Napoli e l’avv. Armando Veneto per la Camera penale. Confronto serrato che ha messo in evidenza il ruolo di rilevo costituzionale dell’avvocatura e la necessità di un sempre maggiore coinvolgimento degli avvocati nell’ambito del sistema Giustizia. Sul punto, il vice presidente del CSM Legnini ha sottolineato l’apertura nei confronti dell’avvocatura, auspicando un cambio di passo del sistema che preveda nell’immediato futuro una formazione congiunta di magistrati e avvocati finalizzata a promuovere una sensibilità comune per le esigenze della Giustizia. Numerose e solide sono le basi comuni, per la Magistratura e l’Avvocatura – ha sottolineato Legnini – da cui muovere articolate proposte per l’efficienza del processo, la diffusione delle buone pratiche organizzative negli uffici giudiziari, la valorizzazione del ruolo dei Consigli Giudiziari E’ in atto un cambiamento culturale di vasta prospettiva – ha concluso Legnini – sia nell’Avvocatura che nell’amministrazione della Giustizia grazie al lavoro dell’intero Consiglio Superiore della Magistratura e dell’intero Consiglio Nazionale Forense, presieduto da Andrea Mascherin.