Ordine dei medici, Il 21 aprile 2016 è stata una delle giornate più buie per la sanità nostrana.
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria, riunitosi in seduta straordinaria, è sconcertato per la violenza dell’attacco mediatico cui è stata sottoposta la categoria medica reggina.
Il 21 aprile 2016 è stata una delle giornate più buie per la sanità nostrana.
Invitiamo tutti ad una cauta riflessione: non può essere un fatto comunque grave, se confermato, a delegittimare un’intera categoria ed un nosocomio che, certamente, non è come stato ingiustamente definito un “ospedale degli orrori”. Tutt’altro. Agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria esistono dei professionisti estremamente qualificati che giornalmente sono in trincea perché se di “bollettino di guerra” si tratta, questo non interessa solo i pazienti ma spesso i medici stessi che sono tutto fuor che “intoccabili”.
Appare strano che si invochino “interrogazioni parlamentari”, per questa vicenda, quando lo sfascio del sistema nasce dall’incapacità di politica-sanitaria degli ultimi venti anni.
Infatti, non si comprende la meticolosità (giusta) in alcuni accertamenti e l’enfasi con la quale si giunge a conclusioni che potrebbero rivelarsi anche affrettate mentre lo stesso impegno non viene messo in atto per porre fine ad un degrado strutturale ed organizzativo del nostro ospedale. Questo Ordine denuncia, altresì, il grave allarme sociale procurato e le grandi difficoltà per le pazienti afferenti al reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’unico “hub” della provincia considerato che i punti nascita sono stati ridotti a tre da provvedimenti opinabili.
E’ fuor di dubbio che riponiamo fiducia nell’operato della magistratura e che, qualora all’esito del giudizio dovesse essere accertata la colpevolezza dei colleghi coinvolti in tale vicenda, l’Ordine dei Medici adotterà i provvedimenti di propria competenza con inflessibilità.
Auspichiamo, inoltre, che qualora i colleghi dovessero risultare innocenti, venga riservata loro la stessa attenzione mediatica. Nello stesso tempo ci guardiamo bene dall’entrare nel merito di indagini che non conosciamo ma la nostra premura rimane la tutela del paziente che continua ad essere messa a repentaglio da un circolo vizioso che da tempo denunciamo.
Tuttavia, riteniamo assolutamente ingeneroso che si faccia di tutta l’erba un fascio e che gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, che al loro interno vantano numerose professionalità di eccelsa competenza, vengano bollati come “l’ospedale degli orrori”. Al Ministro Lorenzin vogliamo ricordare che, da sempre, i primari, a Reggio Calabria, come in tutta Italia, sono nominati a seguito di concorso tra i più meritevoli, senza essere esterofili ma guardando alle competenze. Rammentiamo che le apicalità sono uniformi in tutto il nostro Paese tant’è che ai vertici di ospedali del Centro e del Nord vi sono tanti medici reggini e calabresi.
Auspichiamo, infine, che tutte le componenti viaggino in sinergia per la tutela della salute pubblica, fine primo ed ultimo di qualsiasi atto medico per una società solidale nel rapporto medico – paziente.
Reggio Calabria 22.04.2016
Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Reggio Calabria