Operazione dei Carabinieri, sequestrate armi e 10 panetti di ” tritolo”
Il 22 maggio 2014, alle ore 11.30 circa, in Melito Porto Salvo (RC), i Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria – Rione Modena, coadiuvati dai Carabinieri dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, a conclusione di articolata attività info-investigativa, hanno arrestato in flagranza di reato Iaria Bruno di anni 37, disoccupato, pregiudicato, poiché deteneva illegalmente armi comuni, armi clandestine ed esplosivo.
In particolare i Carabinieri, durante una perquisizione effettuata nell’abitazione dello Iaria estesa ai terreni di sua proprietà ed a quelli adiacenti, rinvenivano all’interno di fusti e tubi sotterrati un elevato numero di armi, tutte con matricola abrasa o punzonata, munizioni ed esplosivo.
La “santa barbara” rinvenuta e sequestrata era costituita da due mitragliette tipo “UZI”, due pistole tipo revolver, tre pistole semiautomatiche, un fucile a pompa, una carabina con ottica di precisione, due fucili semiautomatici, due fucili tipo doppietta modificati mediante taglio delle canne, un ingente quantitativo di cartucce e 10 panetti di esplosivo tipo “tritolo” provvisti di relativo detonatore già inserito, del peso di grammi 200 ciascuno.
Le operazioni, iniziate alle prime luci dell’alba, si sono protratte per alcune ore in considerazione della particolare difficoltà della ricerca. Solo grazie alla determinazione dei Carabinieri della Stazione di Rione Modena e alla preparazione tattica dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” di Vibo Valentia, l’operazione ha avuto un esito positivo. Infatti, la santa Barbara era stata accuratamente occultata in punti appositamente studiati per eludere anche le più accurate perquisizioni. Solo l’occhio attento di alcuni militari ha consentito di localizzare un piccolo cumulo di terreno rimosso di recente. L’immediato approfondimento e gli scavi operati, consentivano di fare un primo consistente rinvenimento. Armi, munizioni di diverso calibro e con caratteristiche balistiche particolari, perfettamente funzionanti erano tutte riposte con grande cura, alcune sigillate e ben oleate, pronte per un utilizzo immediato.
Al primo rinvenimento ne sono susseguiti altri due e nell’ultimo, in particolare, i Carabinieri rinvenivano un elevato quantitativo di esplosivo, del tipo Tritolo, particolarmente pericoloso in ragione del fatto che i panetti presentavano già l’innesco inserito. Da un primo esame effettuato dai Carabinieri artificieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria, l’esplosivo è compatibile con quello già rinvenuto dal relitto della “Laura C”.
Tutte le armi sono state sottoposte a sequestro ed alcune sono risultate oggetto di furto. L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.