Nota stampa, 10 idee per la Calabria
Zingaretti non aveva ancora finito di manifestare entusiasmo e sollievo per l’annuncio di Callipo che si rendeva disponibile a guidare, nella ormai prossima competizione elettorale, una coalizione comprendente oltre al PD ogni altra lista di partiti e movimenti non appartenenti allo schieramento sovranista-leghista, che i sostenitori più interessati a riproporre il governatore uscente, evidentemente disorientati, hanno apertamente attaccato il Segretario del loro stesso partito, colpevole, a loro avviso, di non avere tenuto conto di quanto essi avevano fatto a vantaggio delle popolazioni calabresi. La più tempestiva e aggressiva tra questi si è rivelata l’On.le Bruna Bossio. Il Segretario infatti non aveva inteso tener conto della loro onorata carriera durante la quale il partito da loro stessi rappresentato si era fatto amare fino a godere, come oggi sappiamo, del forte consenso dei calabresi. Talmente forte da mettere a rischio il raggiungimento di quella vergognosa soglia di sbarramento, 8%, che non si sono preoccupati minimamente di correggere nel corso dell’ultima legislatura. Così come non si sono preoccupati di legiferare sulla rappresentanza di genere nonostante fossero obbligati a farlo. E il disastro in cui si trova la Calabria parrebbe non coinvolgerli affatto. A volte, il potere esercitato più per se stessi che per i cittadini rappresentati fa perdere il senso della misura e rende miopi e sordi. Miopi perché non vedono la realtà che li circonda e sordi perché non sentono le grida di disperazione di giovani, donne, lavoratori e cittadini tutti costretti a vivere condizioni di precarietà, isolamento e sottosviluppo. Mettersi da parte in silenzio potrebbe, se non riscattarli, almeno attenuare il disprezzo dei calabresi onesti da loro illusi e traditi. Disprezzo, dispiace dirlo, che si sono guadagnati in tantissimi anni di occupazione del potere. Il veleno che traspare dalle dichiarazioni pubbliche dopo la notizia della guida di Callipo di una coalizione pone chi critica Tout Court, senza costrutto e senza una verginità da opporre, su un piano di politica becera senza la dignità della lotta fatta “per costruire”. È ora di voltare pagina, che essi lascino il campo, che il PD si rinnovi decisamente, con un passo indietro di figure logore, che si chiudano gli spazi ai leghisti, agli antimeridionalisti, ai politicanti di mestiere. Andiamo avanti con Callipo.