Aldo Alessio,Non lasciamo solo Antonio Bartuccio

Lunedì 09 Giugno 2014 07:58 Dopo la vicenda senza precedenti del comune di Rizziconi che ha seguito della denuncia presentata dall’ex Sindaco Antonio Bartuccio ha portato agli arresti boss, ndranghetisti ed ex amministratori, numerosi sono stati gli attestati di stima e di solidarietà pervenuti all’ex sindaco. Il messaggio forte è: Non lasciate solo Antonio Bartuccio. Che significa? Sicuramente non dovrà essere lasciato solo dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine che ne dovranno garantire la sua sicurezza e incolumità fisica. Ma è sufficiente demandare tutto alle sole Forze dell’Ordine e alla Magistratura? Oppure anche noi dobbiamo e possiamo fare la nostra parte sino in fondo a difesa delle libertà democratiche e in che modo? Come uscire allora da una solidarietà generica, anche se sentita, che si limita però solo ad essere solo di facciata per entrare in una solidarietà più concreta e sostanziale? Il rischio è che tra qualche settimana, quando anche i media abbasseranno i toni su questo importante processo, ciascuno di noi ritornerà ad occuparsi delle proprie cose. Personalmente ritengo che le istituzioni in primis: Il Comune di Rizziconi, l’Associazione dei Sindaci “Città degli Ulivi”, l’Anci Calabria e l’Anci Nazionale, abbiano il dovere morale di costituirsi parte civile nel processo e stare concretamente, con i suoi massimi rappresentanti, a fianco del coraggioso sindaco Bartuccio. Ma noi, società civile, partiti politici, associazioni culturali, economiche e sociali, possiamo solo limitarci ad esprimere una generica solidarietà, oppure possiamo e dobbiamo fare di più? Credo proprio di si. Dobbiamo scoprire un modo nuovo di fare antimafia in terra di ‘ndrangheta con azioni e con fatti concreti e più incisivi. Allora, alla semplice solidarietà dobbiamo e possiamo aggiungere un nostro contributo fattivo attraverso la partecipazione attiva delle persone democratiche che si schierano apertamente e fisicamente a fianco di Bartuccio, per sostenere chi ha avuto il coraggio della denuncia e per non lasciarlo solo in un suo splendido isolamento come se la cosa riguardasse solo ed esclusivamente lui. Difendere la libertà di Bartuccio significa difendere la libertà di ciascuno di noi. Oggi, noi tutti dovremmo sentirci di essere Antonio Bartuccio. E’ possibile pensare di costruire nella Piana un movimento che partendo da Rizziconi sia in grado di mettere in piedi una iniziativa, oggi e non domani, di sostegno a Bartuccio? E’ possibile pensare che tutti i partecipanti ad una pubblica iniziativa di solidarietà e sostegno a Bartuccio si impegnino ad accompagnare l’ex sindaco Bartuccio in tutte le fasi dibattimentali del processo? E’ possibile immaginare che in questo processo anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri chieda di potersi costituire parte civile in quanto l’attacco della ‘ndrangheta al Comune di Rizziconi assume il significato di attacco a tutte le istituzioni democratiche? Vorrei continuare a sognare una terra di Calabria libera dalla ‘ndrangheta e questo mio sogno vorrei condividerlo con la maggioranza dei calabresi, perché la ‘ndrangheta è un nostro problema che ci riguarda in prima persona e spetterà solo a noi affrontarlo e risolverlo definitivamente. Ecco perché oggi io sono Antonio Bartuccio.