Locri: L’Infinito caso di malasanita’ della Asp di Reggio Calabria ai danni del piccolo Romeo Nicola. Oltre al danno la beffa
A due anni e mezzo dalla sentenza del Tribunale di Locri, che condanna la ASP di Reggio Calabria al risarcimento danni, la Famiglia del piccolo Nicola Romeo attende di essere liquidata e scrive al Presidente della Regione On. Roberto Occhiuto, alla neo Commissaria della ASP di Reggio Calabria Dr.ssa Lucia Di Furia ed al Prefetto di Reggio Calabria D.r Massimo Mariani al fine di porre rimedio alla vicenda di risarcimento spettante al giovane Nicola Romeo di Locri. Infatti, è lui il vero beneficiario delle somme liquidate dal Tribunale di Locri, il quale oggi ha distanza di 24 anni, e dopo tutto il tempo trascorso dal fatto illecito, ha diritto ad essere risarcito, curato con le migliori tecnologie esistenti, dovendo inoltre intraprendere dei viaggi della salute all’estero, perché il suo diritto alla vita si è interrotto 24 anni fa, ed oggi più che mai, intende recuperare tutto il tempo perduto, per ottenere anche un minimo di miglioramento delle sue condizioni di salute e di vita. Ciò, senza dimenticare di tutti i sacrifici intrapresi dalla sua famiglia che vive da sempre in simbiosi con lui per cercare di aiutarlo con tutti i mezzi possibili a disposizione.
Quindi, chiedono di dare integralmente corso alla Sentenza 74/2020 del Tribunale di Locri e di procedere alla liquidazione delle somme contenute nel precetto che gli avvocati hanno presentato, considerando sicuramente l’aspetto giuridico di ottemperare ad una Sentenza di condanna, ma non tralasciando di considerare anche l’aspetto umano celato dietro a tale Sentenza.
Una sentenza esecutiva, a tutt’oggi ignorata dalla ASP di Reggio Calabria, come volessero fare un ulteriore accanimento, incomprensibile, su una famiglia già provata da oltre 24 anni di ingiustizie!
I genitori dal canto loro, hanno già scritto, invano in passato, affinché potessero cogliere il grido di dolore di una famiglia per questa ennesima ingiustizia dopo anni di battaglie legali, di sacrificio e sofferenza di un nucleo familiare già sconvolto, a cui è stato rubato il futuro.
Non si comprende questo silenzio assordante e vergognoso della ASP di Reggio Calabria, dalla Politica che dalle Autorità che la famiglia Romeo la famiglia Romeo ha interpellato con Pec, nonché ai vertici istituzionali e politici ad ogni livello. Lunedì scorso l’ennesima diffida per scongiurare il protrarsi di una situazione di inadempimento, che peraltro confligge con l’impegno, finora profuso dallo Stato, a favore della legalità nella gestione delle Aziende del servizio sanitario regionale della Calabria.
Certi che il Presidente della Regione Calabria On. Occhiuto, insieme alla Commissaria dell’ASP reggina Dr.ssa Lucia Di Furia ed il Prefetto Mariani vogliano attivarsi per scongiurare nuove azioni eclatanti da parte dei genitori di Nicola, in quanto, come recita la diffida, sono pronti ad incatenarsi a oltranza.