Le Muse ed Arte Club Accademia, fanno dialogare gli artisti sul tema del nudo
L’associazione culturale “Le Muse” di Reggio Calabria ed Arte Club Accademia di Catanzaro insieme per un momento condiviso che ha visto la presentazione in Calabria così come è stato fatto in tutta Italia della giornata Contemporaneo grande evento che, dal 2005, AMACI dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico.
I musei e le gallerie d’arte associate ad AMACI, accanto a tutte le istituzioni del nostro Paese che liberamente decidono di aderire all’iniziativa, aprono gratuitamente le loro porte per un’iniziativa ricca di eventi, mostre, conferenze e laboratori con un programma multiforme che regala l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi.
Un evento per Giuseppe Livoti, presidente Muse e critico d’arte da non perdere che vede ancora una volta la collaborazione tra Le Muse e della nota artista Marisa Scicchitano direttrice della Galleria Zeusi e dell’associazione Arte Club Accademia.
La Galleria Zeusi così è divenuta luogo di dibattito e dialogo della tematica di quest’anno ovvero il “Nudo”. L’esposizione di opere di artisti della regione Calabria ha evidenziato come questo tema attraverso l’illusorietà del gioco anatomico e della sua valenza nell’arte di oggi, ancora una volta ha importanti restituzioni visive negli artisti del Sud che non utilizzano il linguaggio dell’effimero ma, quello della fotografia e della pittura tra stilizzazione formale e restituzione visiva.
Nei saluti inroduttivi la presidente di Arte Club Marisa Scicchitano ha ricordato come la Calabria è ricca di figure di artisti emergenti e non solo: occorre dare sfogo ai luoghi della cultura proprio per una corretta interpretazione della società. La vice presidente Muse Francesca D’Agostino portando i saluti della città di Reggio Calabria si è soffermata sull’importanza di fare rete nei nostri territori e come da sempre Le Muse cercano di unire i territori all’insegna delle culture altre mettendo in rete i saperi, mentre per il collezionista d’arte Nicola Palazzo oggi l’arte non solo va spiegata ma vissuta, il mercato è fermo proprio per una crisi contingente e la scelta di Amaci aiuta e dà una boccata di ossigeno al contemporaneo. Il presidente Muse Giuseppe Livoti, in qualità di critico d’arte ha definito l’evento degno di un’attenzione particolare per l’importante ruolo che negli anni ha dimostrato di svolgere per la promozione della cultura contemporanea e la tematica dovrebbe essere per gli artisti formati, di facile interpretazione ed al tempo stesso dalle grandi potenzialità espressive come attesta la storia Biblica nel tema della “Casta Susanna” trattato da Alessandro Allori nel 500. Il corpo dipinto diverrà da questo momento in poi ardente interpretazione. Dalle veneri del paleolitico ai miti del neoclassicismo per Livoti emblemi simbolici che incarnano la fertilità, la forza, il rapporto tra cielo e terra, “il nudo” si è identificato nel mondo classico come – mimesis- e la nudità concepita nel medioevo ha fatto la sua prima grande distinzione tematica dividendosi in naturalis, temporalis, virtualis, criminalis trattando la povertà, l’innocenza, la vanità. Vedere nudo è come ricordare la terra per Garcia Lorca –dice Livoti e magari l’abbigliamento è la vera e sola maschera come lo stesso Nietzsche scrive. L’evento che presto vedrà un secondo momento a Reggio ha avuto come partecipanti: Gigliotti, Scicchitano, Elia, Colistra, Bruni, Di Lieto, Pipicelli, Mauro, Li Bellisario, De Luca, Cicuto, Antonini, Gallelli, Milardi, Logoteta, Papalia, Bucca, Meduri, Lugara’, Campicelli, Calabro’.